Quando si sente parlare di particolari eventi o di originali occasioni d'incontro un ruolo fondamentale viene svolto dalla partecipazione, dall'interesse e dal coinvolgimento di coloro che vi partecipano, i veri protagonisti e destinatari di un qualsiasi "momento sociale". Quando qualcuno, singolo o associazione che sia, decide di realizzare un evento in cui il pubblico è il vero protagonista, spesso, corre dei rischi legati, il più delle volte, alla non riuscita dello stesso e, soprattutto, al mancato entusiasmo, al poco interesse e alla mancata collaborazione sia di coloro che lo hanno reso possibile e sia di coloro che ne hanno preso parte. Senza dubbio affinché l'esito sia positivo è necessaria una buona organizzazione resa possibile solo da chi pensa esclusivamente al sociale e che, in sua funzione, si pone determinati obiettivi da raggiungere con nuove e particolari forme di coinvolgimento.
Arrivare, infatti, "al cuore della gente" e colpirne la sensibilità non è molto semplice e a qualsiasi iniziativa si pensi e a qualsiasi sua forma di attuazione, spesso, si incorre nella banalità e nella frivolezza. Per questo motivo, penso che sia capitato a tutti di rinunciare a priori alla realizzazione di un "progetto" temendo di non arrivare al risultato voluto e di non riuscire ad essere abbastanza "interessanti" e persuasivi. Di conseguenza, trovare delle persone che credono in alcuni ideali e tradizioni e che per il loro mantenimento e la loro attuazione interagiscono e collaborano fra di loro non capita molto facilmente negli ultimi tempi. Eppure in questo buio di ideali e tradizioni si è acceso, ieri sera, un barlume di luce e di speranza grazie all'associazione culturale Dafne. In nome delle vecchie tradizioni, che vengono un po' da tutti spesso superate o messe in secondo piano, l'associazione ha pensato alla realizzazione di una serata in cui un forte spirito di collaborazione dei suoi membri e un forte senso di partecipazione del popolo acrese hanno svolto un ruolo fondamentale. Oltre al rispetto delle tradizioni, l'associazione ha dimostrato una certa serietà, impegno, e un'ottima organizzazione, elementi che hanno garantito un'ottima riuscita della serata confermando a tutti che, per raggiungere buoni risultati, è necessario credere in tutto quello che ci si propone di fare.
La manifestazione "U' misu e Natali", arrivata alla sua XVI edizione, si è tenuta ieri sera presso il cortile del Palazzo Giannone nel rione Casalicchio ad Acri. La serata ha avuto due momenti fondamentali: la degustazione dei nostri tradizionali "cullurialli" e di panini con carne di suino nero di Calabria e la rappresentazione teatrale "La ballata dei pastori" svoltasi grazie alla collaborazione dell'Associazione "TAMM" . Notevole è stato il successo del momento teatrale che ha interessato tutti i partecipanti fortemente entusiasti per la sua originalità in lingua acrese e la sua comicità.
In conclusione, credo che rispettare le tradizioni e viverle pienamente e in maniera attiva, attraverso momenti di tale portata, possa far ricordare le nostre radici e consolidare lo spirito di appartenenza di ognuno di noi al nostro popolo acrese. Per questo ringrazio l'Associazione Dafne.