Cosi iniziano le favole. Le favole che i nostri genitori ci raccontavano e che oggi noi raccontiamo ai nostri figli. Come tutte le favole che si rispettano, tutte ma proprio tutte hanno una cosa sempre in comune, un lieto fine. Ma i nostri figli riusciranno a raccontare favole, ai loro figli, e ancora raccontarle con un lieto fine ? Ho paura proprio di no.
Bene è una premessa doverosa, penso, per dare un tono più serio a quello che sto per dire, anche perché oggi quello di serio che è rimasto sono solo le favole.
C'e' anzi ormai dobbiamo dire C'era una attività commerciale nel nostro amato paese, sita in Piazza Matteotti che ormai è arrivata ai suoi ultimi giorni. La Famiglia Sammarro chiude dopo più di 40 anni la sua attività commerciale, per capirci "Pampinella".
E' una riflessione doverosa da fare ma non per il lato economico del nostro paese o per la crisi economica. Ma l'attenzione bisogna porla sulla valenza prettamente sociale. Ebbene si, come si fa a far chiudere una attività commerciale come quella di "Pampinella" nel completo silenzio, quando nel corso della sua attività ha svolto più un'attività sociale che economica. Tutti siamo entrati e abbiamo sentito dibattere fra quelle quattro mura di politica di sociale di sport. Siamo entrati anche solo a volte per riscaldarci ma con la consapevolezza che li potevi entrare, parlare dibattere e soprattutto dire la tua ad amici e finivi anche per conoscere persone. Non per forza entravi per comprare una presa o un interruttore. Hanno oltrepassato quella porta politici e uomini di cultura che hanno fatto la storia del nostro paese e della nostra Calabria, sono stati seduti su quei sgabelli tutti da persone importanti all'ultimo della nostra comunità e tutti hanno "Appattato" discorsi e motivazioni e idee personali con tutti. Giusto per usare un termine caro al Padula. E' il "SALOTTO BUONO" anzi direi il "SALOTTO DI TUTTI".
Certo che se quelle mura potesse parlare ne avrebbero di cose da dire!!!
Mi chiedo quando attività commerciali come queste con una valenza sociale cosi immensa e grande su un territorio come quello acrese, chiudono, quale sarà la fine della nostra favola ? Ma cari amministratori, cari assessori alle attività produttive alle politiche sociali cari sindaci non pensate che forse è più importante preoccuparsi di questo, fermarsi e fare un'attenta riflessione che preoccuparsi delle solite strade delle solite rotonde delle solite gallerie e forse cominciare a pensare a cosa fare di più incisivo per il sociale che invece preoccuparsi ad organizzare le solite sagre le solite passerelle all'Anfiteatro o le solite festicciole di quartiere che alla fine inebriano nascondono e non risolvono di certo i problemi.
Ad ognuno dei lettori lascio la propria fine della favola, agli amministratori dico solo che presto avranno poco da amministrare anzi nulla e io ne approfitto a mio nome e di molti altri di ringraziare la Famiglia Sammarro.