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Coschignano supera l’ostacolo PD ma ora c’e’ la coalizione.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Il Pd, dunque, riparte da Coschignano. Fugati dubbi e perplessità della vigilia. Il primo cittadino incassa, nella riunione di giovedì scorso (a cui era assente) anche la fiducia di quei dissidenti, iscritti e dirigenti, che nei luoghi non deputati lo avevano più volte crocifisso. Alla fine, però, hanno fatto un passo indietro acclamando e promuovendo l'attuale sindaco. Del resto era difficile pensare che qualche coraggioso di piazza dicesse in sezione a Coschignano di farsi da parte. Paura, omertà e tatticismi hanno prevalso. Coerente il segretario Capalbo, invece, che ha sempre mantenuto una posizione; ripartire da Coschignano per poi verificare se ci sono le condizioni per formare una nuova coalizione. C'è di più, però. Occorre verificare, infatti, se Coschignano piaccia o meno al resto del centro sinistra. Questo è un punto dolente per il sindaco e per l'intera coalizione.
Il primo cittadino, difatti, ha superato solo un primo ostacolo ma per arrivare alla meta, cioè alla ricandidatura della coalizione ce ne vuole. In questa settimana è prevista l'interpartitica, ovvero tra Pd, Sinistra e Libertà, Verdi-Ulivo per Acri, Prc-Pdci, Psi e Italia dei Valori. Il Pd farà sapere agli alleati che il proprio candidato si chiama Coschignano. Cosa faranno gli altri? Come si comporterà chi ha preso da tempo le distanze dall'attuale sindaco? Ci ripenserà come qualche dirigente Pd? Di certo Psi e IdV difficilmente sederanno al tavolo delle trattative. I primi hanno chiuso un accordo con l'Udc mentre i dipietristi sono per un nome nuovo ma non certo per chi ha amministrato. Negli altri partiti, invece, c'è chi vorrebbe puntare nuovamente sull'attuale sindaco e chi, invece, propone le primarie di coalizione. Un metodo che Coschignano sta respingendo con forza. La sua "promozione" da parte del Pd, quindi, varrebbe a poco, o meglio varrebbe solo per i democrats che potrebbero scegliere di correre da soli. Il centro sinistra avrebbe, così, al primo turno due candidati a sindaco. C'è di più. In caso di definitiva rottura con il Pd l'attuale sindaco (che ostenta sicurezza e forza) sarebbe pronto a partecipare con una propria lista coinvolgendo alcuni dei suoi più stretti collaboratori. Tutto è, quindi, ancora in itinere anche perchè si aspettano novità regionali. Un'eventuale alleanza Pd-Udc, infatti, creerebbe un gran scompiglio, perchè è risaputo che Coschignano e un nutrito gruppo di dirigenti Pd bocciano l'accordo con i centristi.

PUBBLICATO 23/11/2009

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