Acri in veste artistica ci è sempre piaciuta. Forse sarà stata l’imminente mostra di arte contemporanea, al nostro museo civico, dell’architetto Remo Bianco ‘Architetto di sorprese’ ad aver ispirato la ditta che per la seconda volta si è cimentata nell’asfaltare via Ippocrate e non solo sotto l’egida guida della nostra beneamata amministrazione.
Ma sebbene stupefacente da lasciarci a bocca aperta il risultato non è stato quello sperato dai cittadini quello di un semplice lavoro fatto a regola d’arte.
Noi miravamo a qualcosa di più basso di un opera post moderna d’avanguardia.
A qualcosa che si avvicinasse alla logica del vivere civile, del rispetto della cosa pubblica. Bastava un po' di considerazione per noi tutti. Non credevamo capace chi ci amministra di considerarci solo dei beoni dal voto facile che quando vedono un po' di ‘nero di catrame’ gli occhi luccicano e non capiamo più nulla di quello che ci sta capitando.