"Io resto in Calabria, fatelo anche voi perché ce la possiamo fare." E' un Callipo ottimista e passionale, quello visto ed ascoltato al palazzo Falcone durante l'iniziativa, molto partecipata, promossa da IdV dal titolo "aree montane tra isolamento e sviluppo, quali prospettive per Acri ed il suo comprensorio."
Il candidato alla presidenza della giunta regionale illustra la sua ricetta per il riscatto della Calabria e sostiene che "non può esserci sviluppo socio-economico se esso non passa dall'asse mare-monti. Anche qui, dice, vi sono bravi artigiani e numerose risorse naturali, occorre, quindi, puntare sulle zone montane, recuperare vecchi mestieri, valorizzare i suggestivi centri storici, dare ossigeno alle piccole imprese, far conoscere le tante tipicità ma soprattutto dotare questi centri di una buona viabilità e risanarli dal punto di vista ambientale."
Callipo dice che la situazione di Acri è simile a molti alti centri della Calabria ed è per questo che auspica un'inversione di rotta "prima che sia troppo tardi."
L'imprenditore, poi, sposta il tiro su questioni politiche e dice; "io non prometto nulla se non il mio impegno. Mi pago da solo la campagna elettorale in cui parlo soprattutto di legalità, trasparenza, meritocrazia e di aiuto a chi vuole restare in Calabria. Dobbiamo investire su noi stessi e fare in modo di fermare l'emigrazione e lo spopolamento delle aree interne e quindi puntare su turismo e imprese, ed attrarre turisti anche attraverso degli incentivi, ovvero bonus e sconti, e aiutare i giovani, vera speranza del futuro." Accanto a lui il consigliere regionale Feraudo che parla di progetti futuri ed afferma che "grazie al mio impegno e ad un mio emendamento sono stati riconfermati i fondi sia per la realizzazione dei primi lotti della s.s.660 e della Sibari-Sila che per il loro completamento. La svolta, c'è stata, dice Feraudo, che annuncia importanti leggi a favore dei centri montani augurandosi che, dopo il riordino, arrivino anche le competenze per le comunità montane."
Un fattivo contributo alla discussione lo hanno dato anche Montalto, presidente del comitato centro storico, che ha rimarcato le iniziative messe in atto al fine di far vivere la parte vecchia, Toscano, della confcommercio, che ha invitato a esportare i prodotti tipici, Capalbo, della Cna che ha evidenziato lo scarso dialogo tra imprenditori ed istituzioni e Ferraro dell'Fc Calcio Acri che ha spiegato come lo sport debba essere anche un volano per lo sviluppo sociale ed economico per le zone interne. Tutti, comunque, hanno sottolineato la necessità di smuovere un'economia stagnante e preoccupante attraverso la realizzazione di non solo infrastrutture ma anche strutture che possano fungere da motore attrattivo. In sala diversi rappresentanti di partiti ed associazioni.