OPINIONE Letto 3039  |    Stampa articolo

Fiat voluntas Dei.

Leonardo Marra
Foto © Acri In Rete
A volte, vista la diffidenza del genere umano verso il buonsenso, quando si presentano dei problemi, non serve rivolgersi a chi il problema potrebbe risolverlo e nemmeno alle autorità, dato che anche loro fanno parte del genere umano. Non rimarrebbe che il Padreterno, ma anche lui davanti alla cecità ed alla sconsideratezza degli uomini ha pochi mezzi a disposizione se non un Diluvio Universale una tantum (e comunque credo ci stia già pensando seriamente).
Un paio di mesi fa, per motivi di sicurezza, è stato istituito il divieto d’ accesso sul tratto di strada da “Tuttocasa” al Liceo Scientifico; iniziativa lodevole visto il fine per cui era stato istituito (anche se, a pensarci prima, quel famoso buonsenso di cui il genere umano difetta, avrebbe suggerito di costruire l’edificio del Liceo altrove, ma questo è sempre un altro discorso).
E’ ovvio che ci si aspettassero, in cambio dei disagi che questo comportava, tutte le precauzioni del caso affinché l’abitudine non prevalesse sull’ attenzione al divieto stesso e che quindi la percorrenza su quel tratto di strada potesse essere effettuata in assoluta sicurezza. Infatti, nei giorni immediatamente successivi alla “messa in funzione” del divieto, c’è stato un presidio della Polizia Municipale che, con l’ausilio di una segnaletica evidente (una transenna in mezzo alla carreggiata e degli agenti di controllo) comunicava agli automobilisti che in quel tratto era stato istituito un divieto d’accesso. Dopo qualche giorno sul posto veniva lasciata solo la transenna, che si sperava potesse essere un monito ed un avviso per chi in futuro avesse voluto percorrere quel tratto di strada. Eliminata la transenna, evidentemente, molti automobilisti hanno pensato fosse stato eliminato anche il divieto, e, dato che l’unica segnalazione rimasta sono un paio di cartelli “regolamentari” posti ad una altezza di unpaio di metri e mezzo(circa), tutto il resto veniva affidato alla “volontà del Signore”.
Chiaramente, un cartello di divieto è sufficiente se la strada è di nuova apertura e non ci siano abitudini pregresse di anni di percorrenza della stessa; in questo caso non era così. In queste settimane, ci si è accorti dell'inadeguatezza di quel segnale poiché l’abitudine dei cittadini a percorrere quel tratto di strada è talmente radicata che, quotidianamente, è frequente vedere auto che si infilano contromano ed affrontano il curvone alla fine della strada (quello davanti al liceo) a velocità elevata.
Altro problema, legato a questo, è la percorrenza sul tratto di strada che sale da via della resistenza su via A. De Gasperi (quello che immette davanti all’entrata del Liceo Scientifico), istituito senso unico a salire, che molti imboccano contromano (a scendere) a tutta velocità (chi scrive è stato testimone di numerosi episodi di questo genere).
Ieri l’incidente; per fortuna non grave, ma aspettiamo che ci scappi il morto? E se dovesse succedere, visto che sono settimane che i cittadini lamentano questa situazione di pericolo, chi risponderà del danno?
Non basta dire: “c’è un divieto d’accesso che dev’essere rispettato” per avere la coscienza a posto. L’automobilista che transita in quel tratto deve essere sicuro che la sua incolumità non dipenda solo dall’attenzione che un altro suo collega presta ai segnali, vuole almeno la certezza che sia stato fatto tutto il possibile per evitare che possano verificarsi incidenti. Per favore, chi può, cerchi di prodigarsi per eliminare questa situazione di pericolo, ne va della sicurezza dei cittadini e, scusate se è poco!
Tanto per essere propositivo, alcune soluzioni possibili potrebbero essere:
1) Eliminare al più presto il traliccio dell’ENEL e ripristinare il doppio senso di circolazione.
2) All’inizio del divieto d’accesso utilizzare segnali di divieto più grandi quindi più visibili. Utilizzare una transenna permanente posta trasversalmente sul lato destro della carreggiata con un ulteriore segnale di divieto d’accesso.
3) Effettuare un restringimento di carreggiata, all’altezza della curva davanti al Liceo Scientifico, così da permettere la percorrenza solo alle auto che vanno verso “Tuttocasa” e da impedire il transito sul lato destro della carreggiata verso il cimitero, reiterando qui la segnalazione del divieto in modo che eventuali distrattissimi utenti della strada possano rendersi conto, anche se in ritardo, di essere contromano.
4) Nel tratto che da via A. De Gasperi scende su viale della Resistenza arretrare il cartello di divieto d’accesso ponendolo trasversalmente al senso di marcia (com’è situato ora lo vedono solo gli automobilisti che escono dal Liceo).
5) Se proprio non è possibile applicare una della precedenti soluzioni (o in aggiunta a queste), utilizzare il vecchio, ma mai tramontato metodo dei verbali di contravvenzione che in questo caso sarebbero benedetti. E’ matematico che, dopo qualche verbale, la voce si diffonderebbe e tutti presterebbero più attenzione ai segnali stradali.

Per ulteriori consigli fate un fischio.


PUBBLICATO 20/11/2009

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