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L’ex sindaco Pci Rocco a sostegno delle primarie

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
«Se non si dovesse trovare una figura che unisce, allora è meglio che si facciano le primarie». Angelo Rocco, tre volte sindaco sotto l’egida del Pci auspica una coalizione unita per poter riconquistare il comune.
Rocco, è favorevole alle primarie?
Se non c’è convergenza su un unico nominativo e se ci sono più candidati è giusto che si facciano ma, allo stesso modo, mi auguro che una volta individuata la figura gli altri lavorino per la sua elezione.

Le primarie significano bocciatura per l’attuale sindaco?
Fare le primarie non significa non essere soddisfatti dell’operato di Coschignano ma un metodo democratico per dare la possibilità ad altri di misurarsi. L’ultima parola spetta al gruppo dirigente che deve decidere se ci sono le condizioni per ricandidare l’attuale sindaco.

Coschignano potrebbe non sottoporsi e scegliere un’altra strada.

Le regole dicono che si sceglie un percorso per indicare il candidato sindaco e questo percorso deve essere condiviso anche da chi è bocciato, in caso contrario sarebbe un dramma per il centrosinistra.

Il Pd dialoga anche con l’Udc...
Il Pd deve aprirsi e coinvolgere le altre forze di sinistra perché i gruppetti non servono a nulla. Se i centristi condividono il programma ben vengano.

La coalizione vincente del 2005 non c’è più. Il centrosinistra può rivincere?
E’ necessario mettere da parte eventuali responsabilità ed evitare che gli errori commessi si ripetano. Il centrosinistra ha molte personalità in grado di risanare la politica ma occorre farli scendere in campo.
Nei giorni scorsi il sindaco ha illustrato quanto realizzato finora. Condivide quello che ha detto?
Coschignano ha il diritto e il dovere di dire le cose che ha fatto, poi gli elettori daranno un giudizio ma ritengo che il tema centrale della campagna elettorale non debba essere quello che si è fatto ma quello che si vuole fare.


Per esempio?

Affrontare la questione morale ed impegnarsi per la difesa dell’interesse generale, dialogare con le forze di opposizione e con gli altri enti,coinvolgere i cittadini, salvaguardare Arssa e Afor, fermare l’emigrazione dei giovani e puntare sul turismo.

Dieci consiglieri hanno cambiato casacca.

E’ un fatto degenerativo perché è venuto meno il vincolo tra eletto, elettore e partito e i cittadini perdono fiducia.

Rocco sarà in campo a marzo?

Non direttamente, ma darò il mio contributo.

PUBBLICATO 18/11/2009

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