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Comunicato stampa UDC del 15 ottobre 2009.

Alessandro Feraco
Foto © Acri In Rete
La recente storia dimostra che l'Amministrazione comunale, come di consueto subisce gli eventi e non li governa. Dopo aver dichiarato la completa contrarietà alla chiusura della strada subisce l'isolamento della città! Poi cerca di risollevarsi, approfittando della bravura altrui, dell'ANAS per intenderci, che è riuscita, lavorando fino a notte inoltrata, a risolvere il problema in un giorno. Nel frattempo il "centro-sinistra" si sveglia e guardandosi attorno riesce solo a scrutare fino alla punta del proprio naso e non si accorge che al di là, fuori dal proprio orticello, fuori Acri, c'è tutto un mondo di relazioni politiche e sociali dove si prendono le decisioni e si risolvono i problemi. Leggi Sen. Trematerra che sollecita i dirigenti Anas per reperire i fondi per realizzare l'opera e procedere con l'intervento. Ma si sa come funzionano le cose nel centro-sinistra. Il partito dell'Udc ha sempre preferito l'originale alle fotocopie sbiadite e leggendo la nota del centro-sinistra acrese possiamo notare quanto sosteniamo.
È evidente a tutti come quest'Amministrazione e la sua componente politica che la sostiene abbia ridotto Acri.
In un territorio sgovernato, senza idee, abbandonato a se stesso, con emergenze consolidatesi nel silenzio e divenute ormai croniche. Siamo certi che, al di là di esibizioni ridicole di cui si fa portatore il centro-sinistra acrese, i cittadini sappiano, e conoscano la verità.
Riteniamo che Acri abbia vissuto pochi momenti bui come questo, conseguenza diretta di un impoverimento di idee che si traduce solo in un'ossessiva e disperata ricerca di visibilità, di cambiamento forzato dettato dalla discontinuità a tutti i costi rispetto a situazioni e ad eventi che appartengono, invece, solo all'abnegazione di chi ha saputo lavorare nell'interesse esclusivo della cittadinanza.
L'Udc saprà essere saggia e razionale nelle scelte che andrà a determinare per le future alleanze ad Acri, partendo dall'assunto che al centro delle decisioni dovranno esserci i bisogni insoddisfatti della città e non le ragioni di contado che appassionano solo i fautori del nanismo politico di cui oggi sono espressione gli attuali amministratori del comune. Manca poco! Marzo si avvicina e con esso le elezioni con le quali Acri attende già da troppo tempo una nuova stagione politica per rinascere.

PUBBLICATO 19/10/2009

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