Importanti appuntamenti politici attendono la comunità acrese. Su tutti spicca il rinnovo del consiglio comunale previsto per marzo prossimo. Incontri e messaggi lanciati a mezzo stampa dai vari partiti si intensificano, in attesa di conoscere alleanze e candidature. L'attività politica è ripresa allo stesso modo di come si era chiusa prima delle ferie estive; Pd e Udc troveranno l'accordo per intraprendere una strada Comune?
Ne parliamo con il segretario di Acri centro dell'Udc, Zanfino.
Nei giorni scorsi l'ex sindaco Bonacci non ha escluso un'alleanza con i democratici.
Condivido quanto affermato dal nostro dirigente. Le sue dichiarazioni sono perfettamente in linea con la posizione nazionale, regionale e, quindi, anche comunale del partito. Liberi da condizionamenti vogliamo dialogare con tutti i soggetti politici interessati ad un programma condiviso sulle priorità, che io chiamerei emergenze, da risolvere ed in breve tempo. Lo sforzo è immane, perché cinque anni di amministrazione Coschignano hanno, a mio parere, bloccato i processi avviati per il rilancio della città e per l'uscita dal suo atavico isolamento e su questo occorre il concorso di più forze che vadano, però, al di là dei confusionari schieramenti politici, che l'hanno fatta da protagonisti in questi anni. Un "patto" per la città serve se si vuole evitare l'inesorabile declino del nostro paese. E di questo progetto bisogna rendere partecipi i cittadini, le organizzazioni di categoria operanti sul territorio, perché non venga percepito come un disegno di mero accordo di potere politico, ma come uno sforzo serio e di ampio respiro per dare prospettive di sviluppo socio- economico.

Quali le probabili alleanze?
Ancora una volta si ritorna al falso dilemma di qua o di là, come se il problema dell'Udc fosse, a tutti i livelli, quello delle alleanze. I nostri rappresentanti nazionali e regionali hanno più volte detto che non abbiamo questo dilemma politico e, sulla nostra libertà da condizionamenti, abbiamo chiamato l' elettorato ad esprimersi nella ultima campagna elettorale nazionale. Noi siamo e saremo con quelli che vogliono risolvere i problemi impegnandosi su programmi ben definiti e condivisi, non vogliamo gabbie precostituite né bipartitismo muscolare, che fanno a pugni con la cultura politica italiana.

L'Udc, però tratta con il Pd. Ed il Pdl?
Abbiamo avuto incontri con rappresentanti del Pd, proprio perché si condivide la gravità del momento e non bisogna fermarsi ai giudizi che diamo sull'attuale amministrazione, che, erano e sono, nettamente negativi. Ma le amministrazioni passano ed i problemi della gente non solo restano ma tendono ad acuirsi. La mancanza di interlocuzione con il Pdl, è dovuta anche al fatto che ancora in quel partito, per quello che ci risulta, non si è raggiunta una linea condivisa e, cosa già sperimentata nelle recenti elezioni provinciali, non si è arrivati ad una sintesi di posizioni.
Ma avremo tempo per incontrarci e dialogare.