E' risaputo che l'istruzione di massa e la crescita culturale di un popolo preoccupa chi vuole governare le masse secondo i propri dettami e auspica di "imporre" il proprio punto di vista.
Altri ministri "illuminati", in passato, hanno avviato il tentativo di destabilizzazione della scuola pubblica, magari a vantaggio della scuola privata, ma fino ad ieri le resistenze sono state forti, sia da parte della gente comune che dei sindacati uniti, per cui il tentativo è fallito.
Il governo Berlusconi, tramite il Ministro Gelmini, in un solo anno di governo, in modo strisciante, senza enunciazioni di grandi riforme, senza palesare alcuna "visione globale", sta quotidianamente e costantemente " rosicchiando" la stabilità della scuola pubblica.
L'imperativo di questo governo è "tagliare" per poi proclamarsi, subito dopo, "salvatore" della scuola, garante di una nuova qualità dell'istruzione, attraverso il cinque in condotta e la cosiddetta "riduzione degli sprechi", naturalmente a discapito dei più deboli e di chi dovrebbe essere "soggetto" di tanta annunciata meraviglia.
Nessuno pensa che nel nostro sistema di istruzione tutto sia perfetto e perciò immutabile ma, certo non è tagliando posti e negando il diritto allo studio ai disabili ed agli studenti che il sistema scolastico potrà progredire.
In tutta Italia quest'anno sono stati tagliati posti in ogni ordine di scuola con numeri consistenti .
Nella sola provincia di Cosenza, sono stati sottratti circa 450 posti di personale ATA, più di 100 posti di insegnanti di sostegno nella sola scuola superiore e altre centinaia di posti delle varie discipline in ogni ordine e grado. Anche le scuole acresi risentono di tali tagli e che ad Acri vi sono tanti precari della scuola interessati al problema.
A tutto ciò si somma il decurtamento dei posti avvenuto per "l'imposto" accorpamento di Istituti, in tutti i comuni della provincia.
Questo significa che crescerà in modo consistente il numero di alunni per classe e che quindi la qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento ne risentirà fortemente, a tutto discapito sia degli studenti in difficoltà che delle cosiddette "eccellenze".
Naturalmente , ancora più penalizzati risulteranno gli alunni disabili che vedranno gravemente leso il "diritto allo studio", vista la massiccia riduzione di ore di sostegno assegnate alle scuole.
Tale situazione, inoltre, sicuramente creerà disagi a tutto il personale della scuola ma, soprattutto, penalizzerà gravemente i precari della scuola, anche il precariato storico, poiché molti di essi oggi, magari dopo anni di sballottamento nelle sedi più disagiate pur di accumulare punteggio, si ritroveranno senza nomina e con la prospettiva che, con le rivoluzioni preannunciate per le scuole superiori, nessuno spiraglio futuro sarà possibile.
Una formazione di sinistra, quale è Sinistra e Libertà, non può non dissentire da questa logica di affossamento della scuola pubblica e di arretramento culturale, sociale ed economico, di cui queste logiche sono conseguenza.
Condividiamo tale dissenso con i precari, il personale della scuola tutta, gli studenti e le famiglie e, per impegnarci attivamente rispetto a questo problema, saremo presenti ad Acri, durante il mercato, sabato 5 settembre 2009, per raccogliere le firme contro i tagli, che uniremo a quelle che saranno raccolte dagli altri circoli di SL in tutta Italia.