Nonostante le condizioni atmosferiche dicano il contrario, la stagione estiva, con tutto ciò che ne consegue, è ormai entrata nel vivo.
E tutto ciò che ne consegue, per chi opera ad Acri, significa la possibilità di sfruttare virtualmente possibilità inibite nel resto dell'anno.
Questo, in verità, è un discorso assai datato, ma il semplice fatto che lo si rispolveri con la puntualità con cui arrivano e si susseguono le stagioni significa evidentemente che nel tempo poco è cambiato.
Acri discute da tempo immemorabile sulla necessità di ovviare a una rete di collegamenti decisamente penalizzante attraverso la fantasia, cioè la realizzazione di iniziative che attraggano flussi turistici sempre più consistenti.
Ebbene, basta consultare i dati delle ultime stagioni per comprendere che ad Acri da tempo arriva sempre più gente. Solo tre anni fa, per citare qualche esempio suffragato da cifre ufficiali, le manifestazioni estive catalizzarono sul centro presilano un flusso di cinquantamila presenze turistiche. Il museo civico d'arte contemporanea "Silvio Vigliaturo", nei suoi tre anni di vita, escluse le inaugurazioni e le scolaresche, ha ricevuto circa ventimila visitatori, con una media di venti al giorno, di cui il 35% esteri.
Sono cifre che decretano una verità: ad Acri la gente, nonostante tutto, arriva. Sarebbe tuttavia interessante, magari attraverso uno studio specifico, comprendere il grado di soddisfazione dei visitatori.
E' stata per davvero messa in atto la tanto invocata fantasia degli acresi oppure si manifesta l'incapacità degli operatori di rendere più gradevole e prolungare la visita di chi arriva ad Acri per i più svariati motivi? Chi visita il museo, ha altro da fare oppure se ne ritorna a casa, magari senza pernottare? Chi va all'Anfiteatro a sentire Pino Daniele, Fiorella Mannoia o i Nomadi, si ferma o va via?
Purtroppo le risposte non sono incoraggianti, perché evidentemente manca quel corredo di iniziative collaterali in grado di invogliare il turista a fermarsi.
Possibile, ad esempio, che nessuno in proprio abbia pensato di organizzare, con tanto di prezzi di favore una gita in Sila o un giro turistico della zona per le comitive che visitano il museo Vigliaturo? In quanti locali è possibile ottenere uno sconto se si esibisce il tagliando del biglietto dei concerti di AmphiteAcri? Cosa impedisce di organizzare nell'area antistante la struttura di Via della Sila una esposizione di prodotti tipici in concomitanza con i concerti più importanti?
Chi opera nel settore dovrebbe interrogarsi se vi siano precise responsabilità ad amplificare gli effetti di una congiuntura che morde, ma che, in qualche misura, può comunque essere affrontata.


Da "Il Quotidiano della Calabria" del 05-07-2009