Dati significativi emergono dalla trentacinque sezioni. Dopo il risultato delle Europee ( Udc al 39%, Pd al 18% e Pdl al 14% ) anche quello delle Provinciali confermano l'Udc come primo partito che supera di tre punti il Pd e di nove il Pdl. I centristi, che qui possono contare sul capogruppo alla regione, Trematerra, ripetono il dato del 2004 ed ottengono oltre duemila voti, 19 %, e De Vincenti, capogruppo in consiglio comunale e candidato nella lista dell'Udc, con il 16% è uno dei due eletti. Rispetto allo scorso anno, però, i moderati perdono circa il 7% ma allora era candidato per il Senato Gino Trematerra su cui si riversarono molti voti provenienti da altre forze politiche. Exploit dei Verdi del vice sindaco Monaco che passano dall'1% del 2004 all'8%, ovvero poco meno di mille voti. Ma il vero vincitore di questa tornata elettorale è IdV che raddoppia il proprio dato rispetto a cinque anni fa ottenendo oltre mille voti, l'8%.
Un vero e proprio exploit per Fusaro che è il secondo più votato e che in caso di vittoria di Oliverio farà parte del consiglio. Batosta per il Pd, partito del sindaco Coschignano e di gran parte della giunta, che in campo metteva il consigliere uscente Zanfini. Per lui mille e ottocento preferenze, il 14,6%, ovvero dieci punti in meno del 2004 e addirittura venti in meno rispetto allo scorso anno ma anche quattro in meno delle Europee. Ciò significa che chi ha scelto Pd all'Europa non ha fatto ugualmente alla Provincia. All'interno dei democratici si aprirà presto una lunga discussione sul voto negativo anche se, dalla segreteria, fanno sapere che in fondo in città si è sopra di due punti rispetto all'intera Provincia.
Così così il Pdl che ottiene, con il Circolo delle libertà, mille e ottocento voti, 14%, cinque in più del 2004 ma sei in meno dello scorso anno. Nello schieramento di centro sinistra da segnalare le buone performance di Sinistra e Libertà, 4%, e del Psi, 4%, il crollo del Pdci, dal 9% al 6%, e del Prc dal 6% al 2%. Nel centro destra da segnalare il buon 5% dei Popolari. Oliverio vince nettamente la sfida con poco meno di settemila voti, 54%, ma perde due punti rispetto al 2004, mentre Gentile si assesta al 23%, oltre tremila consensi e Occhiuto raggiunge il 19%, duemila e quattrocento voti.
Risultati che, inevitabilmente, porteranno i vari partiti ad discussioni ed analisi che, in alcuni casi, saranno impietose e infuocate.