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PDCI: rubate dalla sede e poi bruciate alcune bandiere.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
"Un atto deprecabile, speriamo una ragazzata." Condanna forte e unanime dal Pdci verso chi, nei giorni scorsi, si è intrufolato nella sede del partito in via Baffi prelevando alcune bandiere e darle, poi, alle fiamme. L'inquietante fatto è accaduto nella notte tra sabato 23 e domenica 24 maggio ed è stato reso noto dai dirigenti del Pdci durante il comizio di sabato sera in piazza Sprovieri alla presenza del segretario provinciale, Morrone e di quello regionale, Tripodi. Chiusura di campagna elettorale in grande stile, quindi, ma con molte apprensioni. "Spero che quanto accaduto non sia stato fatto con cognizione di causa," ha detto in apertura il segretario cittadino Cerenzia "ma che sia solo una bravata di ragazzini. Confidiamo nel lavoro dei carabinieri a cui abbiamo sporto regolare denuncia." L'assessore comunale Cerenzia aggiunge; "non sono state date alle fiamme solo pezzo di stoffa legate ad un bastone ma anche simboli e volti di chi lotta e crede in certi valori da tempo."
Il candidato alle provinciali Morrone sposta il tiro su argomenti politici; "da comunista sono restato fedele a questa amministrazione, in molti hanno cambiato ma solo per un tornaconto. Noi abbiamo sostenuto questa giunta, non abbiamo mai ricattato il sindaco ed abbiamo pensato solo a lavorare per il bene della città sotto l'egida di una sola bandiera mentre altri hanno il coraggio di camminare con due bandiere." Ed conclude; "nessuno ha ringraziato, nemmeno in occasione del comizio di Oliverio, l'assessore regionale Tripodi che pure ha dimostrato impegno e attenzione catalizzando sulla nostra città ben nove milioni di euro." Infine lo stesso segretario regionale che parte dal grave fatto; "è un atto che ci riporta agli anni del fascismo ma noi continuiamo le nostre battaglie e sono sicuro che il nove giungo la bandiera rossa con falce e martello e stelle continuerà a sventolare."
Quindi i riferimenti politici; "in queste elezioni è in gioco la democrazia, mai come adesso c'è bisogno di Sinistra, di chi difende il cento medio e debole. Il Pd trama col Pdl mentre Idv non parla, dice Tripodi, mentre tutti pensano di farci fuori con lo sbarramento al 4% ma non intervengono né sul federalismo né sul ticket sanitario e nemmeno sul fatto che la Calabria è completamente dimenticata dal governo centrale." Sul fonte delle indagini i carabinieri stanno lavorando alacremente e utili informazioni potrebbero giungere dalle telecamere a circuiti chiuso installate in corso Pertini laddove sono stati trovati i resti delle bandiere bruciate.



PUBBLICATO 03/06/2009

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