Arriva un cospicuo pezzo di Pd calabrese e militanti e semplici simpatizzanti riempiono la sala di piazza San Domenico. L'apertura della campagna elettorale dei democratici acresi inizia tra folla ed entusiasmo. Ci sono tutti i big tranne Oliverio impegnato altrove ma l'invito rivolto dal Pd acrese è stato accettato da Adamo, capogruppo alla regione, Bruno, segretario provinciale, Pirillo, assessore regionale, Fioroni, ex ministro ed ora deputato. Con loro sul palco i candidati locali Zanfini e Scaglione, il navigato ed il giovane emergente, con i quali il Pd punta a confermarsi prima forza politica in città. Ma c'è anche il gruppo istituzionale con a capo il sindaco Coschignano, il presidente del consiglio Cozzolino e gli assessori Bonacci e Capalbo ed il segretario cittadino Pino Capalbo che ha il compito di moderare gli interventi.
Il taglio del discorso di Fioroni è prettamente nazionale con aspre critiche al governo ed alla sua azione poco incisiva nei confronti del Sud. Il deputato fa un analisi di tutti i settori e ne esce un quadro desolante e tragico. Per la scuola, per il lavoro, per la sanità. Strappa applausi quando afferma che "il problema di Brunetta non è l'altezza quanto il fatto di non saper collegare la lingua al cervello."
Poi sottolinea come il governo vende fumo ed è bravo a far credere come vi siano milioni di investimenti per il Sud nel mentre i tagli aumentano e di conseguenza anche il gap tra Calabria e resto d'Italia. Peccato, però, che Fioroni non fa un minimo accenno alla reintroduzione del ticket farmaceutico e dei due euro per ogni medicinale, provvedimento approvato dal consiglio regionale dove siedono diciannove suoi compagni di partito. Intervento più amministrativo che politico per Pirillo, candidato al parlamento europeo, che elenca le cose fatte dalla regione e dalla provincia ed invita a votare Oliverio per dare continuità al lavoro svolto finora, infine aggiunge; "a differenza di quelli del Pdl, gli eletti del Pd non solo si recheranno a Bruxelles ma si dimetteranno da altri incarichi politici."
Per Adamo, "Oliverio non è un semplice candidato ma un esponente del Pd e poiché vinceremo al primo turno il consiglio provinciale avrà una folta rappresentanza democratica al fine di rafforzare un progetto ancora in itinere ma già forte."
Infine Capalbo; "tutti siamo chiamati ad una grande prova ed il risultato è frutto di responsabilità di ognuno di noi impegnato in una competizione che è un banco di prova delle amministrative del prossimo anno."
E' probabile che Follini chiuderà la campagna del Pd il prossimo 4 giugno mentre in sala sono stati avvistati anche alcuni iscritti dell'Udc. Che si stia andando verso un accordo Pd - Udc?