"Legalità è anche sinonimo di rispetto del decoro urbano, come fatto di solidale coesione sociale. E, allora, è giusto proporre a tutti i candidati, indistintamente a tutti (candidati alle elezioni comunali, provinciali e per il parlamento europeo), che in questa tornata elettorale sono miglia, un vero e proprio <<patto di civiltà>> con i cittadini. Che lo facciano prima degli altri i candidati alla carica di Presidente della Provincia, come esempio e gesto concreto di rispetto per il decoro urbano".
E' la sfida che Maurizio Feraudo, capogruppo di Italia dei Valori in Consiglio regionale, lancia formalmente a tutti i candidati. "In questo mese di campagna elettorale - prosegue Feraudo - non imbrattiamo né sporchiamo, deturpandoli, i muri e le strutture pubbliche delle nostre Città e dei nostri paesi. Non trasformiamo i muri delle strade, e purtroppo non solo quelli, in arlecchineggianti mosaici, orrendi solo a guardarsi. Stop all'affissione selvaggia dei manifesti."
"Che ogni candidato, ogni forza politica e ogni lista - incalza Feraudo - dia un concreto segnale di civiltà e di rispetto verso la sua città e i suoi cittadini, assumendo solennemente l'impegno di rispettare rigorosamente gli spazi riservati alla pubblicità elettorale. Niente manifesti fuori dagli spazi di affissione. Questo deve essere l'imperativo che deve governare il sentimento civico di ogni candidato. Per scrivere, tutti insieme una elementare ma magnifica e rivoluzionaria regola di educazione civica. Un patto di civiltà con i cittadini e fra candidati."
"Ecco, dunque - conclude Feraudo - la proposta, pubblica e solenne, a tutti i candidati e a tutte le forze politiche di manifestare altrettanto pubblicamente l'adesione a questo <<patto di civiltà>>. Sapendo, tra l'altro, che l'affissione selvaggia e di massa inevitabilmente si tramuta anche in un infetto focolaio di miseri favori economici, che ancor di più inquina il clima elettorale. Il patto che Italia dei Valori propone è, dunque, anche un atto di igiene pubblica, rispetto al quale la diserzione o la reticenza assumerebbero un significato inquietante."