Per antonomasia è il sindaco di Acri. Angelo Rocco, maestro elementare in pensione, comunista vecchio stampo, possiede un record tutt'altro che invidiabile. Per tre volte è stato eletto primo cittadino ma mai ha finito la legislatura. Ribaltoni e sfiducia non gli hanno mai permesso di portare a termine il suo progetto.
L'ultima volta che è stato eletto sindaco risale alla primavera del 1998 ma il suo governo durò fino all'agosto del 1999. Ma è stato anche dirigente regionale del Pci e più volte consigliere comunale. Delle sue esperienze amministrative, del perché della sua estrazione politica, delle svolte locali, delle conquiste, Rocco ne parla nel suo libro "Memoria e protesta" che contiene molti aneddoti e qualche critica rivolta ai suoi ex "compagni." Il testo è molto interessante e si legge di un fiato, rappresenta un ampio spaccato della vita politica locale di cui l'autore ne è stato grande protagonista. Alla presentazione la sala convegni di palazzo Falcone è piena in ogni ordine di posto a testimoniare la stima della città verso un leader indiscusso della politica acrese. Giovani, donne e vecchi militanti tutti in fila per ascoltare e farsi autografare il testo curato dalla Fondazione Padula. Una testimonianza di una persona che parla di battaglie politiche e sociali. Un testo che ogni acrese dovrebbe avere nel suo scaffale, che induce al dibattito ed alla riflessione perché tocca temi importanti avvenuti in un periodo storico.
La memoria reca impresso il segno di accadimenti del passato, i traguardi, gli obiettivi raggiunti e mancati, frutto di una protesta dura ma civile. Libro agile e semplice ma nello stesso tempo complesso e pieno di interrogativi si avvale della prefazione di Abdon Alinovi. Già vendute quattrocento copie.