Nella giornata di oggi c'è stata l'udienza per il processo a carico di Luigi Seta, imputato per il reato di millantato credito presso il consigliere regionale Maurizio Feraudo, udienza nella quale lo stesso Feraudo è la parte offesa e che, comunque, è stata rinviata al prossimo 16 ottobre.
Ripercorrendo velocemente tutta la faccenda, il consigliere Feraudo è stato oggetto di procedimenti penali tutti conclusisi con l'esclusione di ogni responsabilità a suo carico per le gravi ipotesi di reato contestategli in origine. Anzi, nel procedimento di cui sopra, da indagato principale è diventato parte offesa e per questo c'è stata la richiesta di rinvio a giudizio di Luigi Seta, di Acri.
A fronte di questi risultato, lo stesso Feraudo ha inviato in data 10 marzo 2009 una richiesta al presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, di costituirsi parte civile nel procedimento penale. Richiesta, finora, nemmeno presa in considerazione.
"Da questo procedimento - afferma ora il consigliere regionale di Idv - è derivato un pregiudizio enorme nei confronti della mia persona. Una cosa, questa, che non ha certo fatto bene a Maurizio Feraudo come persona, ma nemmeno come politico. Il fatto più preoccupante, però, non è tanto la mia vicenda personale, ma il pregiudizio che di conseguenza si è scatenato anche nei riguardi della massima Istituzione regionale o comunque dell'Ente regionale in generale.
E' per questo che io ho rivolto l'invito a Loiero di costituirsi parte civile in questo processo, a dimostrazione che il Consiglio regionale è formato da persone che lavorano, che si comportano nella maniera più corretta possibile e che non si può sempre stare lì solo a puntare il dito o a gridare allo scandalo quando succede qualcosa di negativo.
Mi rammarica, però, il fatto che la mia richiesta non sia stata nemmeno presa in considerazione. Ed è per questo che mi chiedo a che gioco stiamo giocando in questa Giunta regionale e che posizione si assume nei confronti di una vicenda che ha toccato sì una persona precisa, ossia il sottoscritto, ma a mio parere ha coinvolto anche l'Ente Regione, che proprio per questo dovrebbe costituirsi parte civile per così difendere il proprio buon nome e il proprio operato".