Oggi, alle ore 17:30, nel palazzo Sanseverino-Falcone, si terrà la presentazione del libro "Nessun Dio ci salverà. Riflessioni sulla sinistra italiana tra sconfitta e speranza", di Franco Giordano.
Il testo è edito dalla Donzelli.
L'autore è stato segretario nazionale di Rifondazione Comunista dal 2006 al 2008.
Oltre a Giordano, saranno presenti, tra gli altri, anche Elio Coschignano, sindaco di Acri; Angela Vita, assessore comunale alla Cultura e Pubblica Istruzione; Giuseppe Cristofaro, presidente della fondazione culturale "Vincenzo Padula"; Eva Catione, ex sindaco di Cosenza; e Massimo Covello, segretario regionale della Cgil.
Modererà i lavori il giornalista Roberto Saporito.
L'iniziativa ha suscitato non poche perplessità.
L'ha infatti promossa l'amministrazione comunale e ci si chiede perché l'abbia fatto, considerato che in quattro anni non solo non ha mai presentato un libro, ma anche perché è impresa davvero ardua rintracciare manifestazioni culturali realizzate in proprio.
Quello della cultura è senza dubbio il tallone d'Achille dell'amministrazione guidata da Elio Coschignano.
E dire che durante l'esperienza del centro - destra di Nicola Tenuta le opposizioni avevano aspramente criticato la penuria di iniziativa culturali che non si limitassero unicamente a una sponsorizzazione, alla disponibilità di una sala o alla stampa di qualche manifesto.
A distanza di qualche anno, il centrosinistra farebbe bene a cospargersi il capo di cenere e riconoscere che, sia pure con evidenti limiti, nella precedente gestione amministrativa qualche sforzo in questa direzione c'era stato.
In sede di consuntivo ci vorrà molta fantasia per mettere insieme un bilancio "presentabile" in termini di manifestazioni culturali che non siano quelle di intrattenimento di AmphiteAcri o gli spettacoli estivi nelle piazze.
Se la cultura è intesa come uno strumento di crescita di una collettività, è indubbio che l'amministrazione comunale ha in tal senso clamorosamente fallito.
In riferimento all'iniziativa di oggi, sarebbe interessante spiegare perché venga promossa la presentazione di un libro dell'ex segretario di Rifondazione Comunista, che oggi ha comunque abbracciato altre esperienze politiche, da un governo che ha in maggioranza proprio questo partito ed esponenti che hanno aderito alle medesime esperienze.
Perché non lo hanno fatto coloro che hanno in Giordano un punto di riferimento politico?
La tentazione di pensare che facendolo avrebbero dovuto pagare di tasca propria manifesti ed eventuali cene di rappresentanza, a questo punto, è davvero forte.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 26-03-2009.