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Si discute su “La follia suicida che si è impadronita del PD..”

Francesco Foggia
Foto © Acri In Rete
C'è un sito Internet (www.perlulivo.it), creato fin dal 1995, a sostegno de "La Comunità per L'Ulivo e per tutto L'Ulivo" che offre ai cittadini spunti di stimolo, di riflessione e di confronto.
I suoi forum più frequentati sono: "Ora che fare? Discussioni sul dopo voto" e "Ulivo e PD: tra radici e futuro". Gli argomenti che vi figurano sono tanti e diversi, spesso intrecciati fra loro, che sottolineano il particolare momento degli elettori del centrosinistra.
Qualcuno potrebbe pure arricciare il naso per le troppe parole che si fanno, ma le discussioni sono il sale della democrazia, e la comunità di centrosinistra non si "allinea" facilmente alle volontà di qualche capo. Fra l'altro "che avvenire si può avere se non facciamo tesoro del passato"? Se si discute sugli ultimi 15 anni della nostra vita politica è proprio perché il tempo in politica, come in tante altre attività umane, non dovrebbe passare invano. "La follia suicida che si è impadronita del PD..." è un argomento sotto gli occhi di tutti e non esime nessuno dal prendere la parola.
Cominciamo, intanto, con il considerare che la "politica" di B appare inadeguata allo scenario europeo e mostra tutta la sua fragilità in quello italiano.
I nostri politici, invece, nel corso degli ultimi 15 anni hanno impostato le diverse campagne elettorali proprio "contro B": volevano che ci fosse la mobilitazione più convinta dei cittadini per allontanare uno spauracchio ed esorcizzare il pericolo di "un uomo" che avrebbe commisto gli interessi privati (personali) con quelli pubblici; e B, con le sue esternazioni, poi dimostrava di avere modi caratteriali molto distanti dal cliché dell'uomo pubblico concepito dai cittadini, e, quindi, non risultando troppo affidabile, doveva essere perdente!
Il "tasto" da battere era questo: una campagna politica non tanto "per", ma "contro"!
Il personaggio B avrebbe garantito, così, ai suoi avversari politici (i nostri rappresentanti di centrosinistra) successi elettorali sicuri! Perché rischiare con un'altra strategia? La figura del professor Prodi, poi, avrebbe fatto il resto! Gli si rimproverava soltanto di essere poco "telegenico"! Come se bastasse questa dote per governare una Nazione! Intanto, erano le altre doti del Professore che assicuravano la vittoria su B e a qualcuno dei nostri eletti … "di coltivare bene solo il proprio orticello", come governante!
E "l'Ulivo" o "l'Unione", che doveva rappresentare la sintesi di tante culture politiche (riformista, socialista, cattolica, verde, ecc.) per dare alla società italiana, pluralista, risposte varie e diversificate a secondo del luogo, del tempo e delle circostanze, veniva additato dal centrodestra (forse, per motivi di opportunità politica) come una "armata Brancaleone". Tale coalizione, di fatto cartello elettorale, non è mai stata esente da critiche dai suoi stessi parlamentari, ma, quel che è di gravità assoluta, ha deluso continuamente i suoi elettori, vanificando tutti gli sforzi dei più convinti sostenitori!
Eh si, più si tirava troppo la coperta da una parte più veniva scoperta l'estremità opposta del letto! In tanti hanno "tirato" per interessi di parte, se non addirittura per i propri interessi! La propensione verso il "particulare" come poteva conciliarsi con le aspettative o le esigenze di tutta la comunità italiana? Qualcuno fra i dirigenti del centrosinistra ebbe a riconoscere che l'elettorato di centrosinistra fosse mal rappresentato dalla propria classe politica!
Infatti … per la strategia autoreferenziale dei vari Bertinotti, D'Alema, Marini, Rutelli (quello che "mangiava pane e cicoria"), Dini, Mastella, Veltroni, ecc. (molto nominati nel forum), si è consegnato il governo dell'Italia ai "telegenici e ai superottimisti" del centrodestra. Un bel guadagno per loro, non certo per il popolo ulivista e per la maggioranza della popolazione!
Che almeno gli elettori di centrosinistra sappiano bene chi "ringraziare" per le conseguenze di questo cataclisma economico e sociale!
Ci si potrà risollevare del tutto solo quando la cittadinanza percepirà una gestione veramente democratica nei diversi ambiti (nazionale, regionale, provinciale, comunale, sezionale) e nei diversi livelli da parte dei quadri politici. Il Presidente Prodi è stato ineccepibile a dare l'esempio in ogni situazione; anche tributando gli onori a chi gli subentrava alla Presidenza del Consiglio non ha voluto essere solo formale (e ne aveva di ragioni per esserlo: quel personaggio, a capo dell'opposizione, lo aveva ripetutamente denigrato nelle sue funzioni ed offeso finanche a livello personale)!
La gestione democratica, poi, dovrebbe andare di pari passo con la questione morale. E questo è un altro argomento che faticherà ad avere successo: qualcuno, tempo fa, su "la Repubblica" paventava il fascino del "berlusconismo" fra i nostri parlamentari. Alla luce dei fatti sembra che non sia più solo un timore!
Bisogna, allora, che se ne discuta e che i nostri dirigenti sappiano di queste discussioni e delle amare consapevolezze alberganti nelle menti dei loro elettori.
Nel forum si è affermato che "Un errore che si sta pagando caro, e che deriva dal non voler prendere atto che la crisi non nasce "dopo" l'avvento dell'Ulivo, ma nasce insieme con l'Ulivo, e che le ragioni della crisi che si stanno rivelando apertamente adesso, sono le stesse ragioni sulle quali l'Ulivo si è fondato". Penso che difficilmente si potrà obiettare a questa affermazione!

PUBBLICATO 14/03/2009

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