Questa mia lettera si è resa necessaria per, in parte, confermare la cose scritte dall'amico Angelo Vaccaro.
E' verissimo che con lui e tanti altri - che non nomino per evitare altri linciaggi - si è sempre e solo parlato in modo informale e a titolo amichevole.
Per cui queste persone non portano nessuna responsabilità per l'approvazione del nuovo piano di dimensionamento scolastico, che invece è stato approvato all'unanimità dalle forze di maggioranza e opposizione.
Mentre condivido in pieno le domande che l'amico Angelo si pone (parafrasandole: dove erano gli intellettuali di oggi quando nel 2003 la giunta Tenuta inviava alla Regione, e quest'ultima approvava, due semplici schede alla carlona? Una riguardava l'abbattimento della scuola media Padula e la ricostruzione di tutta la piazza: 600 mila euro il finanziamento ottenuto, 2 milioni e 600 mila euro quello realmente necessario!!! L'altra riguardava la ricostruzione della scuola elementare e media Padula in loco: 1 milione di euro il finanziamento ottenuto, quasi 4 milioni di euro necessari - standard attuali - per la costruzione di quattro corsi di scuola media e relativa palestra, per non parlare della scuola elementare), spero proprio che si stia sbagliando quando prevede per la nostra città un futuro talmente nero da rendere inutili molte delle cose che si stanno realizzando: piazza Cappuccini, teatro, ecc.
Una domanda, però, gliela voglio fare io all'amico Vaccaro: avrebbe lui evitato, se fosse stato al mio posto, l'abbattimento della scuola Padula con questo rapporto tecnico nelle mani, cito testualmente: "le analisi condotte hanno dimostrato che gli edifici hanno gravi carenze strutturali che pregiudicano la sicurezza e l'incolumità delle persone e delle cose, soprattutto in presenza di eventi sismici"?
L'unica responsabilità dell'attuale amministrazione comunale è quella - visto le cifre che abbiamo sciorinato sopra - di aver deciso di non ricostruire più in loco un quinto plesso di scuola media ad Acri - Leonardo Da Vinci 1, Leonardo Da Vinci 2, Là Mucone, San Giacomo e Padula).
Relativamente al fatto che la Provincia aveva dato un diktat secondo il quale le autonomie scolastiche dovevano scendere da cinque a quattro - veramente la proposta iniziale era di tre - all'incontro, per una pura casualità, era presente un uomo di scuola molto stimato in città, che non nomino per ovvi motivi.
In quanto alla norma che permette di ottenere una deroga al numero minimo di 500 alunni per una verticalizzazione, Angelo fa finta di non sapere che ci devono essere motivi geografici, culturali, sociali, logistici, ecc.
Mi dici in base a quale di questi motivi si poteva non chiedere una deroga per Là Mucone, ma chiederla per due scuole medie in centro città a pochi metri l'una dall'altra?
Mi procura, però, molta tristezza l'idea che tu abbia potuto solo pensare che io abbia partecipato, insieme all'opposizione, a questa operazione per beceri motivi elettorali.
E' la prova che cinquant'anni di amicizia non bastano a conoscersi bene.
In quanto al declino di cui, negli anni, la classe politica si sarebbe resa colpevole e la tua voglia di metterti in gioco, ti assicuro, caro amico, che non vedo l'ora di cederti il posto: un abbraccio forte forte, Elio Coschignano.