Si sta accendendo in questi giorni il dibattito riguardo al piano di dimensionamento della rete scolastica approvato dall'amministrazione comunale, infatti un sedicente comitato di lotta contro il riordino della rete scolastica comunale, attraverso comunicati stampa e manifesti affissi in tutto il paese, tenta di farci credere di volere il bene dei nostri ragazzi e di puntare alla salvaguardia dei posti di lavoro.
Bene, vorrei capire dove era il comitato di lotta quando gli studenti di Acri occupavano le scuole, quando scendevano in piazza, quando protestavano contro il famoso Decreto Gelmini, che io ricordi, avendo fra l'altro sostenuto quella protesta in modo diretto, partecipando ai cortei ed ai dibattiti organizzati dagli studenti, non ho mai visto genitori, docenti e dirigenti scolastici, insomma quei ragazzi furono lasciati soli e criticati perché protestavano contro qualcosa che non condividevano.
Ma veniamo al piano incriminato, ci tengo a precisare che da parte dell'amministrazione comunale non vi è stata alcuna chiusura di sorta, ed infatti si sono susseguiti una serie di incontri e riunioni ufficiali, a cui hanno preso parte soprattutto i dirigenti scolastici, i genitori delle frazioni di S. Giacomo d'Acri e di La Mucone. Emerse chiaro in quelle sedi quella che era la volontà dell'amministrazione comunale e cioè, collaborare con tutti al fine di redigere un piano di riordino il più condiviso possibile che mirasse soprattutto al bene dei ragazzi ed alla salvaguardia dei posti di lavoro esistenti. Dopo di che la proposta di piano è stata discussa nell'apposita commissione consiliare, ed anche in quella sede l'amministrazione non ha mostrato nessuna chiusura, anzi, preso atto della veridicità dei numeri che ci sottoposo il consigliere Gencarelli (PDL) rispetto agli alunni della frazione di La Mucone, si è ampliato il ragionamento prendendo in considerazione il fatto che il nostro territorio comunale è diviso in tre aree ben distinte tra loro, La Mucone, S.Giacomo d'Acri ed Acri centro, chi non riesce a capire che le due frazioni sono dei veri e propri paesi sicuramente guarda ai propri interessi personali e di parte (in commissione tale provvedimento è tra l'altro passato all'unanimità). Sono convinto che il vero problema del sistema scolastico comunale debba ricercarsi nella mancanza di strutture adeguate, infatti nella zona di La Mucone mi auguro che nei prossimi anni posa nascere una nuova struttura capace di ospitare in modo decente l'intera popolazione scolastica, garantendo finalmente a tutti quei bambini un vero diritto allo studio.
Per concludere vorrei precisare che la perdita di qualche posto di lavoro e la conseguenza del Decreto Gelmini, voluto fortemente dal governo della destra, per questo non riesco a capire il perché alcuni pseudo giovani del PDL si accaniscono tanto contro il piano comunale e non protestano invece contro il loro stesso governo nazionale, che altro non fa se non guardare gli interessi di una parte del paese, come dimostra l'approvazione ormai imminente del federalismo fiscale, questo sì vero flagello per il sud e soprattutto per i comuni più poveri come il nostro.
Qualche Dirigente scolastico farebbe bene insieme a qualche docente a dire che il problema di fondo è un altro, cioè quello di dover viaggiare alla volta di La Mucone e di San Giacomo d'Acri, evitando per i propri interessi di mettere in mezzo il bene dei nostri bambini.