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Alea iacta est, il dado è tratto.

Gianluca Garotto
Foto © Acri In Rete
L'uscita del consigliere comunale Franco Falco dal PS, rappresenta l'ulteriore senso di malessere che regna nei partiti del centro-sinistra acrese, ognuno di essi alla continua ricerca di un suo equilibrio interno, che tarda a trovarsi e che lascia nell'elettorato un forte senso di disagio.
Rifondazione Comunista vive una spaccatura al suo interno che ha portato all'ennesima rimozione di suo assessore, voluta da un consigliere del suo stesso partito; simile è la situazione all'interno del Partito de Comunisti Italiani, che ha rimosso per suo stesso volere due assessori; PS, Udeur e Italia dei Valori che di fatto non hanno nessuna rappresentanza ne in giunta, ne in consiglio comunale, e quindi non hanno nessun tipo di dialogo con l'amministrazione.
Anche la situazione all'interno del neonato Pd acrese non è del tutto felice.
Il clima all'interno del centro-sinistra che aveva portato alla vittoria del Sindaco Coschignano è completamente cambiato, per nulla sereno, infatti hanno cambiato casacca ben 6 consiglieri, di maggioranza, su 11.
Molti ci dicono che "a stento, ma questa maggioranza arriverà a fine legislatura…"
Tuttavia hanno dimenticato di "seminare" in questo lungo periodo, dove confronto, dialogo, apertura e cambiamenti, sono stati elementi completamenti assenti del dibattito politico acrese, anzi quelle volte dove abbiamo "reclamato" questo dialogo, qualcuno ha pensato ben di capire o meglio interpretare secondo il proprio vocabolario, tacciandoci di comportamenti che insinuavano il sospetto!
Ad oggi una forza politica, che attraverso due consiglieri, tieni sul filo il sindaco, ha mandato online un suo documento dove smentisce il sindaco su alcuni fatti molto importanti:
- espletamento dei concorsi pubblici
- urbanistica "(si ricorda che la delega all'urbanistica non è più di nostra competenza e che da diversi mesi è stata assegnata ad altro soggetto componente la maggioranza consiliare, e ci sembra che alcune questioni siano rimaste ferme alla data dell'avvicendamento)".

In un recente articolo ci si domandava se si fosse verificato lo scacco matto, la risposta la diamo noi, SCACCO MATTO con buona pace di quei 6.935 voti che diedero al sindaco Coschignano la poltrona di Palazzo Gencarelli.
Alla luce di quanto stiamo vedendo, la voglia di scappare è aumentata, ma questa volta non vorremmo farlo da soli, sarebbe il caso che a farci compagnia fossero tutti i consiglieri con un atto di auto-responsabilità, che ormai la partita è finita....

PUBBLICATO 15/01/2009

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