Quando si parla di bilancio c’è oramai il rischio di sentire cose già ascoltate. Da una parte la maggioranza che difende l’operato del proprio assessore, dall’altra l’opposizione che lo boaccia senza mezzi termini. Ma questa volta l’assise si è tenuta senza particolari sussulti.
Una seduta soft, quindi, quasi a testimoniare una pace politica. Almeno su alcuni fronti. Non è stato il solito scontro verbale tra Udc e Pd che ieri, invece, si sono lanciati messaggi d’amore. Fi, unica voce fuori dal coro. Evidentemente l’attuale situazione finanziaria e quella politica, con alleanze in itinere, inducono toni moderati. Non è concepibile, però, che dopo quassi quattro anni si continua a parlare ancora di s.s.660 e Sibari – Sila che sono già state appaltate.
La gente vuole sapere lo stato di salute delle casse comunali. Che, secondo l’assessore al ramo Bonacci, possono definirsi tranquille.
“Anche il comune di Acri, ha detto Bonacci, ha dovuto convivere con i tagli del governo nazionale ma ciò nonostante la spesa non è sforata grazie ad una gestione oculata. In sostanza, dice Bonacci, quanto previsto lo stiamo rispettando facendo a meno di alcune cose.”
Poi sottolinea la mancanza di accensione di mutui e di anticipazioni di cassa che rappresentano un segnale di ottima gestione nonostante i fondi regionali e statali previsti ma non ancora arrivati. Bonacci annuncia poi l’imminente uscita del comune dalla Valle Crati e l’intenzione di non elargire i fondi alla società perché la raccolta differenziata non è mai partita.
A seguire l’assessore Fabbricatore ha elencato tutte le opere pubbliche già appaltate o di prossima realizzazione. Alla fine il documento finanziario è stato approvato con i soli voti della maggioranza ( undici ), contrari Udc e Fi. Sul fronte politico il previsto avvicendamento nelle fila del Pdci con la sostituzione dell’assessore Montalto non c’è stato. Ma, a quanto pare, si tratta di ore.