Teso, emozionato ma sereno. Alle 16 sala Padula è già piena. Accanto a Feraudo il legale D'Amico, in platea iscritti e simpatizzanti di Idv provenienti da ogni angolo della provincia, ma anche semplici cittadini. C'è anche il sindaco Coschignano. Alle spalle sventolano le bandiere di Idv con il gabbiano e lo striscione con su scritto "i retroscena di una vicenda inquietante; ma l'onestà vince".
In quaranta minuti il dipietrista fa una minuziosa cronistoria della vicenda partendo da quel tredici maggio del 2006, quando, un'oramai ex collaboratore, lo denuncia per abuso di ufficio prima e concussione poi.
Feraudo è un fiume in piena, non cita mai i suoi accusatori ma si limita a sottolineare gli aspetti paradossali e grotteschi di una vicenda "che non mi ha fatto vivere serenamente né in politica né in famiglia."
E aggiunge; "qualcuno ha provato, inutilmente, a delegittimare me e l'intero consiglio regionale attraverso ben quattordici denunce e cinque procedimenti penali." T
erminati tutti, come risaputo, con la piena assoluzione.
Cala il silenzio quando Feraudo dice che per due anni è stato "rivoltato come un calzino" a causa di intercettazioni e microspie in auto. Spiega, poi, le motivazioni che lo hanno assolto; "insufficienze di prove, assenza di riscontri, rancore degli ex collaboratori all'indomani del loro licenziamento. Tutto organizzato ad a arte per distruggermi."
Poi annuncia; "adesso denuncerò queste persone per diffamazione, millantato credito, falsità in atti di ufficio. Sarò io la parte lesa e chiederò alla regione di costituirsi parte civile."
E incalzato dai giornalisti dice; "sono sicuro che dietro di loro ci sia altra gente, una regia, su cui, spero, la magistratura possa fare chiarezza."
Quindi il passaggio politico; "la vicenda mi ha impedito di operare con tranquillità sia in ambito politico che amministrativo ma ringrazio le tante persone ed i molti politici che mi sono stati vicino. La vicenda, ha inevitabilmente, creato imbarazzo al partito ma ora con Loiero, mi auguro, possa aprirsi un nuovo e proficuo dialogo."
E Di Pietro? "Lunedi scorso ci siamo visti a Roma, mi ha abbracciato e mi ha espresso massima fiducia."

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