Ancora acque agitate nel centrosinistra acrese. Le burrasche periodiche sono state il leit - motiv che ha accompagnato questa esperienza di governo, che dura ormai da circa tre anni e mezzo. Giusto il tempo di turare una falla e sistematicamente si apre una voragine. Insomma, la serenità politica per l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Elio Coschignano continua a essere una chimera. Alle fibrillazioni nei rapporti tra alleati della stessa coalizione, vanno poi aggiunte quelle intestine alle stesse formazioni politiche. L'ultima, in ordine di tempo, è quella scoppiata all'interno del Partito dei Comunisti Italiani, che hanno in consiglio un loro rappresentante, Antonio Morrone, che è anche segretario provinciale del partito, e in giunta un assessore, Salvatore Montalto. La grana è scoppiata proprio sull'operato di quest'ultimo, che poco più di un anno fa ha preso il posto di Amedeo Gabriele, dal cui incarico è stato sollevato per indicazione del suo stesso partito. Tutto nasce dallo sfogo di alcuni dirigenti della sezione di Acri centro, domenica scorsa, in occasione di una iniziativa contro il carovita e i provvedimenti del governo Berlusconi assunti nei diversi ambiti. In sostanza, intorno all'operato dell'assessore Montalto è nato un certo malumore, sempre più evidente. Secondo le voci raccolte in piazza domenica, l'avvicendamento sarebbe ormai deciso e imminente. La notizia ha fatto letteralmente trasalire i dirigenti del partito iscritti alle altre due sezioni acresi del PdCI: quella di Là Mucone, che conta circa cento iscritti e di cui è segretario lo stesso Salvatore Montalto; e quella di San Giacomo, che ha 167 iscritti ed è diretta da Raffaele Morrone. E' stato proprio quest'ultimo ieri a sbottare contro quei compagni “che, contro qualsiasi regola di buonsenso, mettono letteralmente in piazza i problemi interni al partito”.
Per Raffaele Morrone, “è assurdo pretendere di assumere decisioni così importanti senza prima aver ascoltato gli iscritti e i dirigenti dei due terzi delle sezioni presenti sul territorio”. Sulla stessa lunghezza d'onda si colloca la sezione di Là Mucone, che prevedibilmente comunque sostiene a spada tratta l'assessore in carica. In sostanza, la destituzione di Montalto sarebbe avallata al momento unicamente dalla sezione di Acri centro. In altri termini, non vi sarebbero i numeri per far passare una simile decisione.
Del resto, come tengono a precisare i due segretari di San Giacomo e Là Mucone, l'avvicendamento del settembre 2007, che portò alla carica di assessore Montalto e congedò Gabriele, oggi iscritto e dirigente del Partito Socialista, fu assunta in assoluta sintonia tra le tre sezioni operanti sul territorio comunale. Considerata la presa di posizione di ieri, quella che sembrava una sostituzione immediata quantomeno si allontana. E il centrosinistra continua a flagellarsi, affetto sempre più spesso da vuoti di memoria che non gli consentono di assumere piena consapevolezza di ricoprire un ruolo di governo e di cedere al richiamo della foresta, con un ruolo di opposizione evidentemente impresso nel Dna.