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L'America cambia direzione?

Massimiliano Covello
Foto © Acri In Rete
Quello che potrebbe succedere in America nelle prossime 24 ore, ha dello storico.
Per la prima volta nella storia Americana sembra vicina l'elezione a Presidente di un Afro-americano Barak Obama. Un candidato partito con poche possibilità di vittoria non per l'elezione finale ma per le primarie del partito Democratico, ma si sa che a volte i pronostici vengono capovolti, quello che è successo prima nelle primarie e dopo nella corsa presidenziale ha dello straordinario. Questo candidato che parla di "HOPE" e "YES WE CAN" a stravolto le solite regole, la gente comune con lui a toccato realmente la possibilità di essere parte attiva di questo cambiamento, persone che mai aveva partecipato attivamente a campagne elettorali, si è messa in gioco raccogliendo fondi, bussando alle porte dei propri vicini e telefonando a gente sconosciuta dell'altra parte dell'America. Barak Obama è un candidato atipico, durante questi 21 mesi di campagna elettorale, mentre gli altri candidati cercavano e parlavano dei difetti degli altri candidati lui parlava di come voleva cambiare l'America quali sono i principi ed i valori con cui vuole guidare questa nazione. Quando gli altri parlavano di un America forte economicamente, lui parlava dei problemi del ceto medio che aveva difficoltà ad arrivare a fine mese. Quando gli altri parlavano di una Guerra giusta, lui parlava di una diplomazia giusta dove la Guerra deve essere una possibilità ma non la prima scelta.
Ed è stato l'unico candidato che ha portato nell'agenda elettorale il diritto allo studio di tutti non solo di una parte privilegiata. Ed è stato l'unico candidato che ha detto chiaramente che non ci può essere cambiamento se non c'e' da parte di tutti un nuovo modo di vivere responsabilmente.
Questi argomenti ha toccato il cuore di molti giovani (sono stati loro la miccia iniziale di Obama) che si sono riappropriati della politica, quei giovani etichettati dai media come superficiali e assenti, questa volta loro hanno cambiato il modo ed il linguaggio della politica, hanno chiuso la playstation e hanno guidato loro i propri genitori a capire che dietro a questo candidato di colore c'era il loro futuro, sono loro che hanno portato il messaggio di Obama in cento nuovi colori.
Fra poche ore quello che era un sogno (per noi sognatori), potrebbe essere il più grande cambiamento della storia Americana.



PUBBLICATO 04/11/2008

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