Una manifestazione per protestare, e far sentire che anche un piccolo paese del Sud può fare la differenza. Facciamo parte di questa comunità vogliamo urlare a tutta Italia che anche noi ci siamo! Questo è un grido di speranza per tutti coloro che ancora credono in ciò che da tanti anni tutti gli studenti rivendicano: la conoscenza è di tutti! Non apparteniamo a nessuno, siamo solo di noi stessi ed abbiamo pari diritti….
Vogliamo contestare il decreto del Ministro Gelmini che si dichiara aperta al dialogo, per poi affermare che dobbiamo "sopportarla" almeno per quattro anni. La riforma ci risulta negativa fin dal principio, è stata infatti emanata ad agosto: periodo in cui le lezioni scolastiche sono sospese. Questo è uno dei tanti modi per impedirci di esprimere il NOSTRO punto di vista su ciò che sarebbe stato il NOSTRO nuovo sistema scolastico. Anche noi vorremmo avere una voce in merito, per contestare ciò che non ci risulta produttivo per ciò che sarà il nostro futuro.
Dal momento che siamo agli ultimi anni delle scuole secondarie e tra poco ci si porrà davanti il problema dell'iscrizione universitaria, non saremo liberi di scegliere in base a ciò che sono i nostri interessi, poichè ci verrà sbarrata la strada verso molte facoltà, alcune delle quali non presentano molti sbocchi lavorativi che ci garantiscano uno stipendio fisso. Ecco il motivo di "cervelli in fuga" dall'Italia: come troveremo noi lavoro in un paese dove molte possibilità ci sono precluse?
Noi perdiamo la conoscenza e in alto il cielo è sempre più tenebroso… le nuvole offuscano le ultime cellule neurali dell'Italia che rischiano di essere privatizzate. Scendiamo in piazza e dimostriamo che la cultura è la nostra bandiera, e dato che il Ministro non cambia idea perché cambiarla noi?
Analizzando la riforma ci siamo resi conto che se approvata riporterà un sistema istruttivo che solo un "èlite" potrà permettersi. Noi non vogliamo questo e continueremo ad urlare fin quando la nostra voce non sarà stroncata da qualche "manganello", ora smentito (questo è il sistema non violento che garantisce il diritto di manifestare).
Questo non ci serve per far politica, ma solo per far capire alle "Alte Cariche di Stato" che siamo disposti a lottare, come studenti e non come membri di partito.
"l'ignoranza uccide" è questo che da tempo si divulga nella cultura italiana, e adesso? Vogliono negarci il diritto di imparare? Vorremmo sapere il perché! È questo il problema che ci poniamo: Che futuro avrà il figlio di un non abbiente nel momento in cui le tasse saranno esorbitanti? Rimarremo nei meandri sconosciuti di un abisso che scaraventerà le nostre menti in un pozzo senza fondo dove ogni appiglio sarà tenuto nelle mani degli imprenditori, che non saranno sicuramente disposti a dare aiuto ad un circolo di giovani che credono fermamente nella cultura e nei propri IDEALI!!!!
"siamo un esercito di SOGNATORI, per questo siamo INVINCIBILI!!!!!!!"