L'Esodo è un viaggio e un passaggio, aspro e tortuoso, ma con una direzione di marcia precisa ed un'intenzionale finalità.
Quella di andare dalla terra della servitù alla terra della libertà.
La scommessa. Una scommessa fatta e fondata sull'annuncio e sull'immagine di un cammino.
Un cammino, che, nelle sue diverse tappe e scansioni, si vorrà costantemente orientare verso il nuovo.
Il " nuovo " nelle sue molteplici e specifiche manifestazioni, tenderà spasmodicamente ad approdare.
Non si può disincarnare e creare fughe dalle contraddizioni del mondo e dai rumori della storia.
Da vivere , come annuncio programmatico e sostanziale della ricerca di un mondo nuovo e non compromissorio di rendere "testimonianza" al messaggio di libertà e di giustizia, nella condivisione del travaglio di un'umanità lacerata.
Ognuno è portatore di un' avvertibile diversità di posizioni, di sensibilità, di orientamenti e sfumature.
Un mosaico composito che rende, però, nella varietà dei suoi toni e nella polifonia delle posizioni che si evidenziano, la comune aspirazione di significative componenti del mondo alla purificazione, al cambiamento rigeneratore.
Un cambiamento che si avverte vivo ed operante nel dar voce e spazio, in una comune tensione dialogica, alle opinioni, ed alle elaborazione dei culturalmente << altri >>. E' lo stile , dirompente e deciso della cultura del dialogo.
La scelta del dialogo ha un'importanza decisiva, in un tempo dilacerato da contraddizioni ideologiche frontali.
E' un'opzione la scelta di un confronto aperto e costruttivo e della ricerca di convergenza con esponenti di altri "comparti" culturali, ideali e politici.
Un grande viaggio, un viaggio sorprendente.