Apprensione e mugugni. In città e tra gli operatori spessi. Le indiscrezioni diffuse ieri dall’Udc, riguardo il possibile ridimensionamento del servizio di anestesia del locale ospedale, trovano conferma nelle parole di Michele Trematerra, capogruppo dello Scudo Crociato alla regione nonchè componente della Commissione Sanità. A lui, i dirigenti locali si sono rivolti con un accorato appello affinchè nelle sedi istituzionali possa far valere le giuste ragioni di una vasta comunità Raggiunto telefonicamente, Trematerra ribadisce quanto sostenuto dai segretari dei circoli.
"Purtroppo, dice, il provvedimento è stato ratificato. ciò vuol dire che dal prossimo primo di settembre il Beato Angelo potrà contare sugli anestesisti non più venti quattro ore su venti quattro ma solo dalle 8 alle 20. Mi sono subito attivato e lunedì inconterò sia il direttore generale Pietramala che il direttore sanitario Scalzo. Voglio capire se questa decisione rappresenta il preludio ad un vero e proprio declassamento del presidio o se si tratta, invece, di una misura atta a contenere le spese. In entrambi i casi io e l’intera comunità non possiamo accettare simili scelte. Il Beato Angelo, è risaputo, non solo serve un territorio vasto come quello di Acri ma anche un bacino di utenza proveniente dalle zone limitrofe. Dati e numeri hanno sempre confermato che il nosocomio è sempre rientrato nei parametri di riferimento nel rapporto costo – benefici."
Circa la possibile causa legata al risparmio Trematerra è critico; “non sono di certo questi i settori su cui l’azienda deve risparmiare. In questo caso si tratta di salvare vite umane e di assicurare un pronto intervento. Piuttosto, mi chiedo, perchè non l’azienda non cerca di ridurre le consulenze esterne?"
Ed ancora; "sarebbe opportuno fare un’attenta analisi del fabbisogno non solo attuale ma anche in prospettiva futura e interpellare il Ministerro su eventuali aumenti delle scuole di specializzazione circa le figure di anestesisti e radiologi che sono quelle di cui gli ospedali calabresi necessitano maggiormente."
Trematerra , infine, preferisce non sferrare alcun attacco politico agli avversari ma si limita a dire; “ci dispiace che le conquiste di qualche anno fa a favore del Beato Angelo potrebbero essere seriamente in discussione dall’attuale governo regionale che dopo tre anni non è riuscito ancora ad approvare il nuovo piano sanitario.”