Mi duole constatare che un breve articolo sull'incendio di Scuva abbia provocato l'ilarità di un signore che nemmeno si firma e che da quanto si deduce è in forza nel Corpo Forestale dello Stato. Sembra, che la mia immensa, irreparabile colpa, sia stata quella di non aver sottolineato il lavoro svolto dal CFS, limitandomi a descrivere genericamente il "perfetto funzionamento della macchina organizzativa antincendio" ed il "rapido intervento della protezione civile". Se questo è il motivo di un tono tanto infuocato che rasenta quasi i sentieri della maleducazione, chiedo pubblicamente venia. Venia per non aver celebrato gli sforzi, e sul campo e di coordinamento, di questo valoroso alfiere del CFS; venia per non aver osannato il lavoro per il quale questo signore percepisce regolare stipendio. Non senza precisazioni, a questo punto inevitabili.
Punto Primo. Il signore che scrive, al secolo si chiama Stefano Mangano: identità emersa da due email - una polemica, l'altra, dopo mia cortese risposta, più civile - inviate al mio indirizzo personale. Tanto perché quelli di Scuva sappiano chi è stato l'eroe…!!!
Punto Secondo. Le informazioni raccolte, sono informazioni raccolte sul campo e nessuno mi ha parlato di atti eroici di qualcuno in particolare, anzì tutti osannavano gli elicotteri…
Punto Terzo. Ringranzio, come cittadino, il Sig. Mangano per il lavoro che svolge, invitandolo a continuare a farlo nel migliore di modi e ad astenersi da giudizi personali sulle aspirazioni professionali di chicchèsia…
Punto Quarto. Ognuno di noi dovrebbe imparare a dare la giusta importanza alle cose…per evitare di cadere nell'autoreferenzialità, francamente, sempre un po' antipatica. Da questa polemica sterile - al quale ho risposto per il tono offensivo con il quale è stata sollevata - salverei le informazioni date da Mangano sul funzionamento della macchina antincedio, utili a tutti, scusando anche lo stesso Mangano, che da rappresentate del CFS, si evidentemente indispettito per essersi fatto un "mazzo così" senza vederselo riconosciuto.
Tutta colpa di quel maledetto quarto d'ora di celebrità di Andy Wharol…che colpisce, sembra, anche la Forestale !!!