Nella nostra regione, Valerio Merola, ha lavorato tanto e con successo dal 2000 al 2005. Come conduttore e direttore artistico di note manifestazioni ma anche come presentatore di eventi mondani grazie anche a forti legami di vecchia amicizia con noti esponenti politici dell’allora Casa delle Libertà. Con il cambio della guardia, la nuova classe politica decide di fare a meno dell’esperienza dello show man romano ora impegnato al nord come produttore di seguitissimi appuntamenti.

D. Manchi da tre anni dopo che ci hai lavorato per cinque ininterrottamente. Ti manca la Calabria?
R. Tantissimo e non potrebbe essere altrimenti. Sono stati cinque anni favolosi sia dal punto di vista professionale che umano. Senza la retorica che spesso appare nei discorsi sulla Calabria io posso dire veramente, per averlo vissuto in maniera diretta, che in nessuna terra come la vostra si possono stabilire dei rapporti di amicizia e di stima solidi negli anni.

D. Cosa ti porti dentro della Calabria?
R. Di positivo sicuramente una cosa importante per il mio lavoro: la ricchezza di talenti calabresi. E' una regione dove e' difficile quando si fa un casting o un provino trovare ragazzi e ragazze impreparati artisticamente. C'e' molto interesse, passione e rispetto per il mondo dello spettacolo.

D. Acrinscena, Cosentissima, Festival del Bergamotto dedicato ai giovani talenti. Nessuna di queste tre manifestazioni viene più riproposta. Come te lo spieghi?
R. Potrei dire per colpa dello spoil system, quella tradizione negativa che cancella tutto cio' che apparteneva ad una precedente gestione senza considerare che sia valida o meno. Voglio spendere in particolare una parola per Acri. Ho rivitalizzato un anfiteatro bellissimo, fermo da anni, con un cartellone artistico variegato e ricco di nomi e proposte amati dal pubblico. I cittadini di Acri, ma non solo, mi hanno ringraziato con la loro grande partecipazione agli eventi ed i loro applausi. Sono persone sensibili e generose che meritano di piu' di quello che gli e' stato dato dopo di me. Io sono disponibile anche solo per dimostrare il mio affetto a portare un mio spettacolo di quest'anno, Io canto, io imito , dedicato a Gigi Sabati, senza percepire nessun cachet, basterebbe un rimborso delle spese vive. Potrei far rivivere una delle serate magiche di quando ero direttore artistico di Acrinscena.

D. Torneresti a lavorare in Calabria?
R. Assolutamente si e con grande gioia.

D. Hai lavorato quando la regione era governata dal centro destra e la provincia di Cosenza dal centro sinistra. Ma è vero che il mondo dello spettacolo è politicizzato?
R. La politica fa parte del tessuto sociale e si puo' trovare dovunque. Ma e' l'uso distorto della politica che crea un problema. Quando la politica rappresenta le vere esigenze dei cittadini e valorizza chi vale veramente e' solo un fatto positivo, al di la degli schieramenti.

D. Oggi di cosa ti occupi?
R. Di quello di cui mi sono occupato da venticinque. Lo spettacolo. Da presentatore sono diventato anche produttore e poi organizzatore e, dopo l'isola dei famosi, opinionista televisivo. Ma sempre e' lo spettacolo a dominare la mia vita perche' e' l'unica attivita' che desideravo e desidero svolgere da sempre.