Comunicato Stampa Letto 2246  |    Stampa articolo

Feraudo: lettera al sindaco Coschignano.

Maurizio Feraudo
Foto © Acri In Rete
In perfetta sintonia con i metodi che lo contraddistinguono, il Sindaco di Acri Elio Coschignano, non avendo argomentazioni credibili a sostegno del suo operato, è ormai solo capace di replicare alle accuse politiche con insulti e offese personali. Capisco che il sentimento che oramai serpeggia in tutti gli ambienti, politici e non, non lascia spazio ad alcuna argomentazione di autodifesa, ma i toni con cui il primo cittadino ha risposto alla richiesta di lasciare a persone sicuramente più capaci di lui la guida di una città importante come Acri, denotano in maniera inequivocabile il suo ormai irreversibile stato di confusione e il suo palpabile nervosismo.
Non è la prima volta che Egli si avventura in imprese mediatiche rispetto alle quali, purtroppo per lui, è destinato, come è già avvenuto in precedenza, a soccombere. Nella vicenda dei 156 lavoratori precari, nella quale ho sventato, documenti alla mano, un palese tentativo di truffa da parte del Comune di Acri ai danni della Regione, ho dimostrato che venivano attribuite ai lavoratori ore di lavoro mai effettuate. Oggi il Sindaco mi accusa di andare contro gli interessi di questi lavoratori, probabilmente perché l’operazione di incrementare le risorse con fondi destinati ai lavoratori non Gli è andata a buon fine. Per non parlare della grande viabilità extraurbana nella quale questo Sindaco ha il solo merito di trovarsi al posto giusto nel momento in cui la Regione ha finanziato la Ss 660 e la Sbari-Sila.
Anzi, un merito gli acresi su questo tema lo devono riconoscere al Sindaco Elio Coschignano : Ha “regalato” il primo lotto della “Sibari-Sila”, i cui lavori dovevano iniziare da Acri ad un comune limitrofo.
Sulla Comunità Montana, rispetto alla quale Egli non ha mosso un dito, lo invito a leggersi gli atti del Consiglio prima di esprimere inopinati giudizi. Su tutti questi temi invito formalmente il Sindaco Coschignano a tenere un pubblico confronto, convinto come sono, dati alla mano, di dimostrare la pretestuosità delle Sue affermazioni. Comprendo la difficoltà, per un amministratore come Lei, che non ha dimestichezza con la polemica e con la critica politica e che ha prodotto solo lacerazioni politiche e si è distinto per la Sua incapacità gestionale, a cogliere la differenza tra il ruolo di semplice Consigliere Regionale e quello di Assessore, ma non può imputare ad altri, e quindi neanche a me, il Suo totale fallimento politico ed amministrativo.
D’altra parte, prima di ribadirlo io, ad affermare che il Sindaco Coschignano ha fallito su tutti i fronti è stato il Suo stesso capogruppo in Consiglio Comunale che, proprio per la Sua gestione deludente, si è collocato all’opposizione.
Caro Sindaco, alle accuse di inefficienza risponda con dati e propositi politico-amministrativi. Non lo faccia più con i Suoi ormai soliti insulti, mi costringerebbe a trasferire il confronto dalla sede politica a quella giudiziaria.
Non è colpa mia se Lei, e lo ha dimostrato anche nella massima istituzione, è intollerante verso chi La contesta.
In ultimo, una preghiera: per il bene dei Suoi cittadini ma soprattutto per quello dei nostri figli se ne ritorni al più presto a casa.

On. Maurizio Feraudo

PUBBLICATO 26/07/2008
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