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Intervista all'ex capogruppo PD Lupinacci passato in opposizione.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Non sarò certamente io a garantire i numeri ai miei ex compagni di viaggio. Giuseppe Lupinacci conferma a Cozzolino le sue dimissioni da capogruppo consiliare del Pd e afferma che esse sono irrevocabili. Ma c’è di più. Dice pure che d’ora in poi farà un’opposizione costruttiva. Quando lo incontriamo è un fiume in piena. Forse perchè in questi tre anni ha sempre sopportato e mai fatto polemiche, lavorando sodo, seriamente ed in silenzio.
Ma ora non ha nessuna intenzione di fare passi indietro e ammette il fallimento politico ed amministrativo.
D. Prof. Lupinacci la sua decisione ha spiazzato tutti, soprattutto quelli del suo partito. E’ stata dettata dagli ultimi eventi politici o ha radici lontane?
R. Sono mesi che non condivido più nè la linea politica nè quella amministrativa. Nessuno, però, ha cercato di farmi cambiare idea con i fatti. Quanto accaduto in occasione del bilancio consuntivo, il rimpastino di giunta e cose che con la politica c’entrano poco, mi hanno spinto ulteriormente verso questa decisione.

D. Qualcuno l’ha chiamata?
R. Nessuno, forse non aspettavano altro.

D. Nella lettera inviata al presidente del consiglio dice anche di “non essere più compatibile con questa maggioranza.” Significa che non la sostiene più?
R. Se in consiglio sono undici posso essere il dodicesimo ma se sono in dieci non sarò la loro ancora di salvezza.

D. Lei fa parte di una forza politica che non ha ancora eletto gli organismi. Può essere considerato, questo, un altro motivo di delusione?
R. Il Pd prima o poi nascerà ma la mia scelta è legata solo a fatti concernenti la maggioranza.

D. La rivisitazione della giunta e la ridistribuzione delle deleghe hanno creato non pochi malumori all’interno della stessa maggioranza. I Verdi hanno ritirato il loro assessore ed è sparito lo Sdi mentre in consiglio il Pd perde uno scranno. Più di un consigliere ha chiesto una imminente verifica politica. E’ una maggioranza malata?
R. E’ in crisi da tempo e qualcuno, con tatticismi e strategie inopportuni, fa finta di niente. Manca il dialogo tra consiglio, giunta e sindaco, ci sono falsi moralisti e gente molto ambiziosa mentre i problemi della città restano insoluti.

D. Come finirà?
R. Questo esecutivo reggerà fino alla, al 2010, poi sarà il popolo a decidere.

PUBBLICATO 23/07/2008

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