Quando si discute di consuntivo c’è il rischio di vedere un film già visto. Così è stato anche nell’ultima occasione. La maggioranza, o meglio il sindaco, da una parte ad elogiare le cose fatte, dall’altra, le forze di opposizione, o meglio l’Udc, o meglio ancora il capogruppo De Vincenti, ad evidenziare tutte le negatività della giunta Coscghignano. Sicchè, dopo la relazione dell’assessore al bilancio, Bonacci, gran parte dell’assise si è rivelata un dialogo tra i due esponenti.
Duro, senza esclusioni di colpi, acceso, quasi come un incontro di boxe. Non è la prima volta che Coschignano e De Vincenti “rubano” la scena per dare vita ad animati duetti che rappresentano una delle cose più interessanti di ogni consiglio comunale. Per il capogruppo dell’Udc questo esecutivo è immobile ed ha fallito sia dal punto di vista politico che amministrativo.
“Sono palesi le lacerazioni all’interno della maggioranza mentre tante questioni amministrative sono ancora aperte o insolute, gran parte delle linee programmatiche sono state disattese e la questione morale è stata calpestata.”
Ed ancora; “in questo rimpastino di giunta il sindaco è stato cinico e spietato e pur di salvarsi la poltrona non ha avuto esitazione a rimuovere un assessore da sempre vantato mentre sulla nuova distribuzione delle deleghe, la terza in tre anni, mi pare di vederci il famoso gioco delle tre carte.”
“Quanto abbiamo realizzato è sotto gli occhi di tutti”, ribatte il primo cittadino, “ed il consuntivo del 2007 può ritenersi più che positivo con l’avvio di alcuni importanti lavori e servizi per la collettività.” Sulla questione politica sostiene; “devo stare al passo con i tempi e quindi non escludo altri cambi.”
Ma è sullo stato di salute delle casse comunali che lo scontro si fa duro. Per Bonacci il comune sta andando verso il risanamento; “grazie ad una oculata programmazione, stiamo contenendo le spese, i mutui e le fatture inevase per cui il pericolo di dissesto finanziario al momento è scongiurato anche se nei mesi scorsi, causa i tanti debiti ereditati, ci siamo andati molti vicino.”
“Vi abbiamo lasciato milioni di euro che siete riusciti a dilapidare per la vostra discontinuità politica ed amministrativa”, dice De Vincenti che aggiunge; “perché all’atto dell’insediamento non avete reso noti i debiti?”
Il primo cittadino si affida al termine “sciagurati”, ripetuto più volte e rivolto ai banchi di opposizione, per sottolineare la cattiva gestione della precedente amministrazione “brava a nelle cospicue spese legali, in quelle relative alla pubblica illuminazione e nei contributi non versati agli operai.”
Il documento passa con i soli voti della maggioranza ma a tenere banco sono gli aspetti politici all’indomani del terzo rimpasto di giunta e della nuova ridistribuzione delle deleghe che hanno provocato non pochi malumori all’interno della stessa maggioranza che ora si presenta più sfilacciata di prima, con un esecutivo monco, a causa dell’uscita del Verde Monaco su indicazione dei due consiglieri e per l’assenza del Psi, dopo la rimozione di Falco, e con il capogruppo del Pd, Lupinacci, pronto a dimettersi dal ruolo ed a prendere le distanze.

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