Bonacci ( Pd ), bilancio, Capalbo ( Pd ), affari legali, politiche del lavoro e problematiche giovanili, Manes ( Indipendente ), urbanistica, personale e arredo urbano, Fabbricatore ( Udeur ), lavori pubblici, Pascuzzo ( Prc ), cultura e pubblica istruzione, Montalto ( Pdci ) sport, turismo e spettacolo, Monaco, vice sindaco, attività produttive. E’ questa la terza giunta – Coschignano nata ieri sera non senza polemiche tra le stesse forze di maggioranza e con alcuni colpi di scena.
L’unica novità, dunque, è rappresentata da Walter Manes, 43 anni, avvocato, già consigliere comunale eletto nello Sdi a cui subentra Franco Falco, primo dei non eletti e che fino a ieri ricopriva il ruolo di assessore con delega ai lavori pubblici. A prima vista, sembrerebbe un avvicendamento tra due esponenti dello stesso partito ma in realtà così non è. Manes, infatti, da qualche mese ha aderito al Pd ma in questo caso è stato indicato dai due consiglieri Indipendenti, ma vicini ai democratici, Bomparola e Bruno che, assieme ad altri cinque del Pd, avevano chiesto la rivisitazione dell’esecutivo e la ridistribuzione delle deleghe.
Ancora una volta, era già successo nello scorso mese di settembre, il sindaco ha dovuto cedere ai diktat di una parte della maggioranza adottando una soluzione che, sia a lui che a qualcuno altro ad egli molto vicino, non va molto giù. Sparisce, quindi, dalla giunta lo Sdi che ritorna così in consiglio comunale. Un aspetto politico non di poco conto che sicuramente avrà un seguito subito dopo l’estate quando il Garofano rivendicherà sicuramente un posto nel governo.
Il colpo di scena arriva quando Fusaro dei Verdi annuncia l’uscita dalla giunta del loro rappresentante Monaco adducendo tale motivazione ad una mancanza di confronto tra le forze di maggioranza in occasione del rimpasto, chiarendo, però, di dare piena fiducia all’esecutivo. Insomma una situazione politica di grande confusione ed in piena evoluzione che lascia spazio a molte soluzioni e che ha fatto passare in secondo piano la discussione sul consuntivo relativo al 2007. La maggioranza, quindi, tiene ma le lacerazioni aumentano e l’ingresso di Manes, se da una parte qualifica l’esecutivo e rafforza una parte di esso, dall’altra potrebbe rappresentare motivo di spaccatura all’interno delle forze di governo sempre più lontane tra loro. “Un assessore viene rimosso senza una valida motivazione, siamo in presenza di un sindaco cinico e spietato, pronto a calpestare anche la dignità personale”, afferma il capogruppo dell’Udc De Vincenti. “Scelte dettate dalla politica, che a volte fanno male ma non escludo altri cambi” gli risponde il primo cittadino.
Quindi la lunga relazione dell’assessore al bilancio Bonacci che ha incassato i voti favorevoli di Pd, Sdi, Prc, Pdci, Verdi e dei due Indipendenti, Bomparola e Bruno, contrari Udc e Fi.

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