Un novello Ercole dei tempi moderni.
Rosita Giangi
Angelino fu uno dei tanti bambini arrivati a Brooklyn nei primissimi anni del 1900, e da ragazzino fu spesso attaccato dai bulli americani dell'epoca, ai quali non riusciva a reagire a causa della sua scarsa avvenenza. Proprio per sfuggire ai soprusi iniziò ad essere ossessionato dalla forza fisica e oltre a massacrarsi di esercizi, un giorno ebbe un'illuminazione che gli fece concepire addirittura un innovativo metodo di allenamento. A passeggio in un giardino zoologico, vide una tigre e si chiese come potesse avere tanta muscolatura senza grasso, anche se rinchiusa in una gabbia. La studiò e concluse che quegli animali si fortificavano con l'allungamento dei muscoli contro i muscoli. “Aizzano i muscoli - pensò - come topolini sotto una coperta”. Su questa piccola intuizione fondò un impero del fitness. Niente macchine e bilancieri, ma solo esercizi isometrici e isotonici, ispirandosi alla tigre che si stirava. Dapprima li sperimentò su se stesso e le foto dell'epoca testimoniano gli incredibili risultati. Poi (era il 1922) cambiò nome in un più accattivante “Charles Atlas”, ottenne il brevetto e conquistò il titolo dell'uomo dal corpo più perfetto del mondo in un concorso svoltosi al Madison Square Garden. Tanto che gli scienziati pretesero che una tabella con la misura precisa dei suoi muscoli fosse conservata in una capsula del tempo alla Oglethorpe University. Era alto 1 metro e 78, pesava 82 chili ma il suo petto misurava 1 metro e 20 centimetri. In premio per qual concorso c'era il provino per il ruolo di Tarzan nel film o 1000 dollari. Il ragazzino di Acri, forte ella sua furbizia da meridionale, scelse i soldi e cominciò a vendere via posta il suo allenamento. Insomma il piccolo Angelino, ora divenuto Atlas, divenne un mito vivente. L'anima del suo successo fu anche una divertente campagna pubblicitaria in cui un ragazzino umiliato dai bulli su una spiaggia davanti agli occhi della sua ragazza, si vendica e, grazie al metodo Atlas, batte i ragazzacci e diventa l'eroe della spiaggia. Uno spot che, pare, descriveva un espisodio realmente accaduto ad Atlas. Fu un successo senza precedenti. Ogni ragazzino acquistò le lezioni, corredate da foto, sognando un fisico da brividi. E Atlas, oltre a vendere il suo corso, vendeva anche il suo corpo come modello per le statue di mezza America: come quella di George Washington a New York. La domanda è: come è possibile che ancora oggi, dopo l'abbuffata di aerobica, videocassette e palestre, il suo metodo sia ancora inossidabile in America? Lo dicono gli esperti dell'attività fisica che concordano che le conclusioni tratte così tanto tempo fa da Siciliano hanno valore ancora oggi, specialmente per i principianti. “Sono esercizi validi”, dice la dottoressa Patricia Eisenman, presidente del Dipartimento per l' attività fisica e le scienze sportive dell'università dello Utah, “creano un certo sovraccarico”. A tutt'oggi il metodo Atlas è stato acquistato da 7 milioni di persone, e la sua avventura continua su Internet, anche a 35 anni dalla sua morte. Il brevetto è ora in mano all'avvocato specializzato in proprietà intellettuali Jeffrey Hogue, che a 15 anni aveva ordinato il programma Atlas, e pochi anni fa ha acquisito la società che lo possedeva. “Come tutti i ragazzi americani”, ha detto Hogue, “ero un piccoletto di 44 kg. Venivo preso in giro, ero consapevole del mio aspetto. Non mi sono trasformato in Charles Atlas ma di sicuro sono cresciuto”. Per 49,95 dollari più 20 per le spese di spedizione per gli ordini al di fuori dei confini, si riceve un programma di 90 pagine contenente 12 lezioni e una “lezione perpetua” che si può seguire per il resto della vita. Una lettera scritta da Atlas promette “un petto massiccio, addominali definiti e muscoli della schiena sporgenti”. Inoltre, il programma comprende “indicazioni personali per sviluppare una personalità magnetica” che Atlas garantisce suscitare “l'attenzione delle ragazze e il rispetto degli uomini”. Niente male per un piccoletto partito un secolo fa da Acri, il cui nome resterà per sempre scolpito nella storia del fitness Americano e nei muscoli di quanti lo hanno ascoltato. Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 03-06-2008. |
PUBBLICATO 04/06/2008
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