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Sui lavoratori aleggia il silenzio dei partiti.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Le parole del sindaco Elio Coschignano, secondo cui una larga maggioranza di dipendenti comunali non farebbe il suo lavoro, hanno, come previsto, sollevato un polverone, anche se non nelle dimensioni che ci si poteva attendere. Che reagissero i sindacati in favore dei dipendenti comunali è nell'ordine delle cose; quello che invece preoccupa, e non poco, è la scarsa capacità della politica locale di innescare dibattiti potenzialmente positivi ai fini delle scelte amministrative.
Se i partiti e i loro esponenti istituzionali non avvertono la necessità di far sentire la loro voce su un tema così delicato, vuol dire che siamo di fronte a una crisi davvero irreversibile.
Eppure, con insospettabile puntualità, vi era stato l'assist del neo - ministro alla Funzione Pubblica, Renato Brunetta., che, con le sue dichiarazioni, aveva dato fuoco alle polveri.
Al di là delle percentuali sulla effettiva efficienza dei dipendenti, le parole del primo cittadino avrebbero comunque dovuto dare la stura a una serie di dichiarazioni attraverso cui capire come si collocano su questo argomento le diverse forze politiche. Invece, tranne qualche rara eccezione, nessuno su questo fronte ha avvertito il dovere di intervenire.
Neanche le opposizioni consiliari, che pure dovrebbero cogliere ogni occasione per incalzare la giunta, hanno fatto sentire la loro voce.
Il risultato è che ancora oggi, a distanza di circa una settimana dal convegno in cui il concetto fu espresso, i cittadini - elettori non sanno come la pensano su questo tema Partito Democratico, Udc, Popolo delle Libertà o Sinistra Arcobaleno.
Nel centro presilano il confronto, e spesso lo scontro, si accende solo in occasione delle riunioni del consiglio comunale, per poi essere narcotizzato per lungo tempo. I partiti si presentano agli lettori chiedendo il consenso su un progetto complessivo di sviluppo di un'intera comunità, o almeno così dovrebbe essere.
Nessuno finora ha comunque applaudito alle parole del sindaco e nessuno le ha stigmatizzate.E questo dà il segno di uno stato letargico di cui certo i cittadini non possono andare fieri.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 16-05-2008.

PUBBLICATO 16/05/2008

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