Dipendenti inefficenti.
Silvano Scarpino
Contestiamo fermamente quanto dichiarato al convegno e pubblicato sulla stampa locale in merito all'efficienza del personale dipendente del Comune di Acri. Intanto perchè è molto difficile credere che il 30% dei dipendenti possono garantire tutti i servizi alla cittadinanza di Acri, e poi perché non è affatto vero che non ci sono gli strumenti per impedire "l'eventuale" improduttività dei Lavoratori comunali. Partiamo dal fatto che al Comune di Acri, unico caso in Italia, non siamo riusciti ad adottare un contratto decentrato che stabilisca le regole per l'erogazione della produttività e delle altre indennità. Al Comune di Acri, infatti, la produttività viene liquidata in base alla presenza dei dipendenti e non in base all'effettiva partecipazione al lavoro valutata con criteri oggettivi. Oltre alla produttività, illegittimamente erogata, vengono liquidate, e spesso ai soliti noti, somme rilevanti per lavoro straordinario. Tutto ciò avviene nonostante questa organizzazione sindacale da anni sta sollecitano l'adozione di tale necessario strumento contrattuale. Non solo. il comune di Acri è stato per la prima volta nella sua storia condannato, per comportamento antisindacale, per aver fatto promozioni a personale senza la preventiva concertazione con i sindacati. Per quanto riguarda gli strumenti per evitare e/o prevenire l'eventuale "furto dello stipendio", consigliamo al Sindaco, di sfogliare il Contratto di Lavoro e si accorgerà che vi sono strumenti tali che consentono addirittura il licenziamento dei lavativi. Si incomincia con il rimuovere i responsabili che non vigilano sui dipendenti che non fanno il proprio dovere, poi si possono adottare provvedimenti disciplinari che vanno dalla censura alla sospensione dal servizio senza paga e cosi via. Stranamente, però, da quando si è insediata l'Amministrazione Coschignano, non ha rimosso un solo responsabile, non è stato adottato nessun provvedimento disciplinare nei confronti dei Lavoratori, ed anzi, sono state diverse promozioni e poi ci si lamenta che la maggioranza dei dipendenti ruba lo stipendio. Non vorremmo caro Sindaco che alla scadenza del proprio mandato amministrativo vengano attribuite ad altri le proprie colpe per giustificare le proprie inefficienze. Un Sindaco non può sparare nel mucchio, deve fare i nomi di chi ruba lo stipendio e deve adottare i conseguenti provvedimenti, anche perché, chi ruba commette un reato ma fa altrettanto chi omette di denunciarlo. Lei caro Sindaco non è un cittadino qualsiasi, è il primo dei cittadini e visto che oltre ad essere sindaco è anche insegnante, non può essere omertoso altrimenti che insegnamenti da alle nuove generazioni siano esse alunni o concittadini amministrati? |
PUBBLICATO 14/05/2008
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