L’ottimo risultato del Pd e la sonora sconfitta della Sinistra Arcobaleno, i cui partiti che la compongono nella cittadina silana hanno sempre fatto incetta di voti, non deve far passare in secondo piano le affermazioni dell’Udc e del Pdl. Insieme hanno ottenuto circa cinquemila e cinquecento consensi al senato, ovvero il 63 % e cinquemila e seicento preferenze alla camera, cioè il 55 %.
Risorge, quindi, dopo la sconfitta del 2005 alle comunali, il centro destra che, però, anche ad Acri non è unito. L’Udc, con il 30 %, si rivela il secondo partito. Nel 2006 era riuscito a conquistare poco più di duemila voti. Il parlamentare Trematerra, però, non ce la fa a sedere nuovamente a palazzo Madama perché il partito non raggiunge l’8 % su base regionale. C’è da dire, però, che il capolista al senato era D’Onofrio e che, quindi, questi si sarebbe dovuto dimettere per far posto all’acrese Trematerra in caso di raggiungimento del quorum.
L’oramai ex senatore, però, la prende bene ed ad un radio privata ringrazia gli oltre tremila elettori: “sono certo che non è stato solo un voto politico ma anche personale. Evidentemente in molti hanno voluto premiare il mio impegno verso questo territorio sia quando facevo parte della maggioranza che quando ero all’opposizione.” Non manca la nota polemica nei confronti di ex alleati. “Qualche furbo ha cercato di screditarmi sul lato personale piuttosto che politico ma alla fine gli elettori non ci sono caduti.”
Su un eventuale interesse per la guida della città Trematerra né conferma ma nemmeno smentisce: “auguro un governo dei migliori perché una città come Acri merita ciò. Io sono pronto a mettere al servizio del territorio la mia esperienza.”
Più di uno, anche in virtù della debacle della Sinistra estrema, ipotizza una prossima alleanza Pd - Udc magari anche prima che si rinnovi il consiglio comunale. Certo è che non vi sono più i presupposti per un’alleanza Udc – Pdl dell’ex sindaco Udc Tenuta. L’altro ieri gli adepti di Berlusconi sono scesi in strada con bandiere e slogan.
Rispetto al 2006 hanno aumentato di circa duemila voti e dal 7 % sono passati al 23 % ma i più maliziosi si sono chiesti se hanno festeggiato la vittoria del neo premier o la mancata elezione dell’ex amico ed ora acerrimo avversario Gino Trematerra.