Soddisfazione da parte della Fadel, coordinamento sindacale autonomo, all'indomani della sentenza del tribunale di Cosenza.
"Abbiamo invitato più volte, ma inutilmente, il sindaco Coschignano a revocare la delibera di giunta riguardante la copertura di posti vacanti per cessazioni del servizio" dice il segretario provinciale Scarpino.
L'atto deliberativo, infatti, si presentava illegittimo, antisindacale e discriminatorio "le progressioni verticali sono equiparate a delle assunzioni vere e proprie e quindi andava garantita una quota di posti da riservare all'esterno per dare la possibilità ai tanti disoccupati di poter avere una opportunità di lavoro."
Inoltre, scrive Scarpino "non è stata data informativa ai sindacati e quindi è stata impedita la concertazione nonostante che nello scorso mese di luglio l'amministrazione comunale e la Fadel avevano sottoscritto un accordo per la stabilizzazione dei precari Lsu ed Lpu.
Il provvedimento, sostiene ancora Scarpino, era discriminante nei confronti di tutti gli altri dipendenti che non hanno avuto la possibilità di poter ottenere un avanzamento di carriera. Per questi motivi sia il sindaco Coschignano che lo stesso comune sono stati dapprima denunciati e poi condannati dal tribunale di Cosenza, Sezione Controversie del Lavoro, per comportamento antisindacale nell'adozione della delibera con la quale si è proceduto alla ridefinizione dell'assetto strutturale dell'ente e alla determinazione della dotazione organica.
Non ci saremmo mai aspettati, conclude Scarpino, di dover ricorrere al tribunale per tutelare i diritti sindacali nei confronti di un'amministrazione comunale dichiaratamente di sinistra e che non ha dimostrato vicinanza alle necessità dei lavoratori precari."