Una delegazione del Comune di Acri giovedì pomeriggio ha incontrato, nel suo ufficio di Catanzaro, il Commissario per l'Emergenza Ambientale in Calabria, Prefetto Salvatore Montanaro. Ad accompagnare il sindaco, Elio Coschignano, in questa circostanza, erano il presidente del consiglio comunale, Giacomo Cozzolino, e il responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune, Ing. Elio Feraudo. Al centro dell'incontro la questione rifiuti, divenuta centrale da qualche settimana anche nella nostra regione. Lo scorso 18 gennaio il Prefetto Montanaro emanò una ordinanza con la quale si disponeva, fino al 4 febbraio, il trasporto nella discarica comunale di Acri di circa seicento tonnellate di rifiuti provenienti da Rende.
Il provvedimento fu motivato con la necessità di contribuire a lenire gli effetti di una crisi, quella dei rifiuti, che evidentemente, sia pure in termini e quantità diverse, non investe solo la Campania, ma anche la Calabria. In quella circostanza, il primo cittadino di Acri, a fronte di un quantitativo non eccezionale e al periodo di non oltre due settimane, non si oppose all'ordinanza, anche perché situazioni analoghe, e talora anche inverse, si erano già verificate negli anni scorsi. Giovedì scorso il Prefetto Montanaro ha reiterato la richiesta al sindaco Coschignano, anche se non per il Comune di Rende, ma per far fronte alla situazione in generale. Il Commissario per l'Emergenza Ambientale ha cioè chiesto ad Acri di poter continuare a utilizzare la discarica di località Manzi per le emergenze che si dovessero presentare nelle prossime settimane.
La discarica di Acri è sottoposta a interventi di ampliamento e bonifica ormai da qualche mese e i lavori, nella migliore delle ipotesi, non termineranno prima della prossima estate. Ne discende che allo stato, cioè prima della fine dei lavori, l'area ha una capienza limitata. Proprio con questo argomento il sindaco Coschignano è stato costretto stavolta ad assumere un atteggiamento diverso rispetto a quello di qualche settimana fa. Pur condividendo le apprensioni espresse dal Prefetto Montanaro, il primo cittadino di Acri ha infatti detto al suo interlocutore che al momento la discarica di Manzi può solo far fronte alle esigenze della collettività acrese e non è in grado di sobbarcarsi altri carichi provenienti da fuori. In sostanza, se ne riparlerà alla fine dei lavori in corso.
Considerato che Acri è uno dei pochi Comuni che tra qualche mese saranno in possesso di un impianto del genere, non è affatto improbabile che le richieste di aiuto si susseguano. Al momento tuttavia il centro presilano non può farvi fronte. Ed è esattamente questo che Coschignano ha spiegato al Commissario Montanaro.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 07-02-2008.