Come prevedibile, i carichi di rifiuti provenienti da Rende, vengono accompagnati dalla relativa ordinanza commissariale.
Quei camion della "Vallecrati" diretti alla discarica di località Manzi creano inquietudine in chi li vede arrivare e in coloro che apprendono del loro arrivo.
In molti casi, l'apprensione nasce dal non sapere di cosa realmente si tratti e da dove i rifiuti provengano.
Si tratta di carichi che partono da Rende e arriveranno ad Acri fino al prossimo 4 febbraio.
Dopo un primo informale contatto tra il Commissario Delegato per l'Emergenza Ambientale in Calabria, Prefetto Montanaro, e il sindaco Elio Coschignano, Acri aveva dato ampia disponibilità a dare una mano a Rende.
Lo avrebbe fatto anche in assenza dell'ordinanza, con la consapevolezza che comunque sarebbe arrivata in ogni caso.
A distanza di qualche giorno, il Commissario ha messo nero su bianco.
Con questo provvedimento si dispone "di autorizzare fino al 04-02-2008 il Comune di Rende a conferire i propri rifiuti solidi urbani presso la discarica del Comune di Acri, sita in località Manzi.
Il Comune di Rende provvederà, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, al pagamento della tariffa all'Ufficio del Commissario Delegato, secondo quanto previsto dall'Ordinanza Commissariale 4905 del 28-09-2006.
Il trasporto dei rifiuti dovrà essere accompagnato dai formulari di trasporto previsti dalla vigente normativa".
Nella premessa, oltre a citare tutte le normative di riferimento, si precisa che questa misura è, tra l'altro, dovuta alla necessità "di intervenire al fine di garantire il regolare smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Rende, nonché di scongiurare qualsiasi pericolo per la salute pubblica e per l'ambiente".
In sostanza, Acri rimane uno dei pochi Comuni ancora in grado di garantire un corretto funzionamento del servizio di raccolta e stoccaggio dei rifiuti.
Questo ha indotto il Commissario Montanaro a individuare l'area di Manzi come sito idoneo a superare momentaneamente l'emergenza determinatasi a Rende.
La discarica comunale, tra l'altro, è interessata da interventi di bonifica e ampliamento, che dovrebbero consegnare un'area ancora più attrezzata già a partire dalla prossima estate.
Che la vicenda dei rifiuti di Rende sia di pubblico dominio fornisce parziali risposte all'allarme suscitato lunedì scorso, in seguito all'avvistamento del primo carico giunto ad Acri.
Per lo meno viene fatta chiarezza sulla provenienza e soprattutto sui tempi di durata, non più di quindici giorni, di questi viaggi.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 23-01-2008.