In attesa che si compiano a livello nazionale, con successive ripercussioni anche nelle realtà locali, i processi che porteranno alla nascita di una nuova geografia politica, qualcosa si muove affinché non ci si arrivi impreparati.
E', ad esempio, il caso del nascituro Partito Socialista Europeo, che ha l'ambizione di ricomporre la diaspora del "garofano" e riconquistare i consensi di qualche decennio fa.
Nei giorni scorsi, in occasione della campagna di adesione al nuovo partito, che scadrà a fine mese, si è riunito il Comitato Direttivo di Acri.
Tanti i temi di cui si è parlato, soprattutto quelli verso cui i socialisti nutrono una particolare sensibilità: lavoro, sviluppo, giustizia, solidarietà sociale, laicità dello stato, etica della politica, scuola pubblica, ambiente, costi della politica, solo per citarne qualcuno.
Non sono mancati i riferimenti alla politica locale.
"Ci si è soffermati - è scritto in un comunicato - soprattutto sulla necessità di avviare una nuova fase di forte rilancio dell'azione politico - amministrativa che dovrà porre al centro lo sviluppo socio - economico del territorio, attraverso l'utilizzo dei fondi strutturali dell'Unione Europea, in stretta collaborazione con gli enti sovraccomunali, e una decisa accelerazione sull'approvazione e adozione del nuovo Piano Strutturale Comunale.
E' inoltre necessario - prosegue la nota del Comitato Direttivo del costituendo Partito Socialista Europeo - aprire una discussione ampiamente partecipata sulla razionalizzazione della scuola pubblica sul territorio, abolendo le pluriclassi.
E' stata anche manifestata preoccupazione circa lo stato finanziario del Comune.
Un problema che deve essere affrontato da tutta l'amministrazione comunale, che dovrà lavorare sinergicamente per avviare una sana politica di razionalizzazione della spesa, anche attraverso la riduzione dei costi della politica.
Quest'ultima questione è già stata trattata dalla Finanziaria del Governo Prodi ed è "stranamente" trascurata a livello locale.
In futuro si dovrà anche incrementare la politica degli investimenti e si dovrà fare il punto sul documento programmatico e di governo della città, per recuperare i ritardi attraverso la realizzazione di quanto non è ancora stato fatto.
Indispensabile - conclude la nota - è creare e stimolare gli strumenti di partecipazione democratica dei cittadini alle scelte di governo della città (consulte, comitati di quartiere e gruppi di lavoro).
E' infine indifferibile, anche se finora inascoltato, l'appello per creare, anche all'interno del consiglio comunale, un tavolo permanente fra giunta, consiglio e partiti, al fine di rafforzare la collegialità, spesso compromessa da metodi di gestione "ad escludendum".
Il Partito Socialista sarà impegnato ad affrontare periodicamente le priorità del territorio, con particolare riferimento alla situazione dell'ospedale "Beato Angelo", in attesa dell'approvazione in consiglio regionale del nuovo Piano Sanitario".


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 21-01-2008.