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Intatti i costi della politica.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Nella seduta del consiglio comunale del 24 settembre scorso, in cui tra l'altro venne varato il rimpasto di giunta, con tanto di code polemiche, la discussione tra la maggioranza di centrosinistra e le opposizioni di centro-destra assunse toni profondi in occasione del punto all'ordine del giorno su “Etica e politica”.
Questo tema venne trattato in seguito a una precisa richiesta di Walter Manes, consigliere di maggioranza eletto nelle file dello Sdi. La temperie in cui il confronto avvenne risentiva di elementi locali, con le tossine del rimpasto ancora tutte da smaltire, e altri che si rifacevano alla politica nazionale.
Era infatti il periodo del grillismo e dei privilegi della casta. Da più parti si invocavano tagli ai costi della politica e ognuno si sentiva autorizzato a dare il suo personale contributo. La piega della discussione si indirizzò dritta verso le indennità dei consiglieri, che qualcuno propose di tagliare.
Le opposizioni furono scaltre nell'accogliere la proposta, rimettendo nelle mani della maggioranza il cerino acceso. E qui cadde la foglia di fico. Nel centrosinistra, soprattutto nell'area comunista, si levarono voci di protesta, bollando come “demagogica” la proposta.
Alla fine si decise, per non spaccare un fronte della maggioranza che ancora risentiva dei problemi legati al rimpasto, di nominare una sorta di commissione ristretta che avrebbe dovuto valutare ipotesi e soluzioni sulle quali lavorare. E' un vecchio trucco: rimandare la discussione per magari non riproporla più.
Sono infatti passati quattro mesi e nessuno si permette di aprire quel cassetto in cui la pratica è finita.. Nel frattempo la legge finanziaria, attraverso la riforma del testo unico degli enti locali, ha provveduto a eliminare le indennità e ripristinare il vecchio gettone di presenza. L'introduzione della prima nella scorsa legislatura fu voluta dall'allora maggioranza di centro-destra, che nello scorso settembre era schierata per la sua abolizione ancor prima dell'intervento del governo Prodi.
C'è da giurare che da oggi le commissioni verranno convocate spessissimo, per non perdere il gettone di presenza. C'è anche un altro aspetto che andrebbe rivisto. Quando il centro-destra mise mano alla riforma, introdusse la possibilità per i consiglieri di partecipare a tutte le commissioni.
Si tratta di un evidente tentativo di aumentare il numero delle presenze. Soprattutto chi nello scorso mese di settembre volle quella discussione, oggi dovrebbe dire pubblicamente dove sia approdato il lavoro di quella commissione e cosa si è fatto per ridurre i costi della politica.

PUBBLICATO 17/01/2008

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