Buon dì, per continuare il discorso, come dice un vecchio detto, con l'Epifania tutte le feste vanno via, il Paese torna alle veste di tutti i giorni, si ritorna al solito tran-tran. E' proprio il caso di dire che in questo nostro amato Paese c'è "nu moriri" se poi la cosa si nota anche sotto le feste di Natale, che in genere sono giorni in cui tutti i paesi si ripopolano, la cosa deve far riflettere tutti.
Se vogliamo che le cose cambiano c'è una sola speranza, secondo il mio modesto parere, ed è affidata a Voi giovanotti.
Fate sentire la vostra voce, anche attraverso questo sito, fate in modo che venga rispettato il principio fondamentale della Nostra Repubblica, che all'art. uno recita cosi: l'ITALIA è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei modi previsti dalla costituzione.
Il lavoro appunto, il vero problema di tutto questo malcontento, chi non lavora non fa l'amore cantava qualche anno addietro Celentano, chi non ha un lavoro oppure ce l'ha ma è precario, viene esposto continuamente al ricatto del Padrone.
Si dico bene al Padrone, ad Acri tranne qualche eccezione, non ci sono Imprenditori seri.
Ma ci sono pochi soggetti nelle mani dei quali gira tutta l'economia del Paese, questo sicuramente non è un bene, anzi.
Torno ai giovani loro sono il futuro per questo devono ribellarsi a questa situazione, perché fino a quando un lavoratore che firma una busta paga di 1.200 Euro e ne intasca meno della metà, fino a quando esisterà questa forma di ricatto non sarete mai liberi.
Siamo nel 2008 ed assistiamo ancora a questi fenomeni, per questo mi rivolgo a Voi giovani, non accettate più questa situazione "RIBELLATEVI", non accettate mai piu' un lavoro sottopagato ne vale la vostra dignità, capisco che lo stato di bisogno a volte vi costringe a farlo, ma se tutti compatti si rifiutano, quei Signorotti, smetteranno di arricchirsi sulla Vostra pelle.
Con l'augurio di un futuro migliore, vi saluto a TUTTI VOI.