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Il comune senza PSC dal 1978. Ed il 31 sono scaduti i termini della regione.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha presentato alla città il “piano di emergenza in caso di frane ed alluvioni.
Lo strumento è stato redatto da un gruppo di tecnici volontari che si sono avvalsi della collaborazione della Prociv. In quella occasione, giustamente, il sindaco, con orgoglio, fece notare che Acri è stato il primo comune della regione a redigere il piano di emergenza dopo le direttive regionali della scorsa estate. Indubbiamente un grosso risultato che mette in guardia la popolazione circa eventi calamitosi di una certa gravità. Nello stesso tempo, però, lo stesso primo cittadino, incalzato da un interlocutore, ha volutamente soprasseduto riguardo la redazione del Piano Strutturale Comunale. Eppure anche in questo caso la regione è stata chiara; dopo l’entrata in vigore della legge urbanistica ogni comune avrebbe dovuto dotarsi dell’importante strumento urbanistico entro lo scorso trentuno dicembre. Nulla di tutto ciò, anche se i propositi del sindaco, e di tutta la sua coalizione, erano diversi. Nelle linee programmatiche dell’Unione il nuovo Psc occupa un ruolo prioritario.
Un buon Piano Strutturale Comunale, si legge nel documento, ed il Regolamento Edilizio ed Urbanistico, dovrebbero contribuire a dare un assetto soddisfacente e confacente alle richieste della collettività… Questo non deve significare la rinuncia al recupero del Centro storico, anzi tutt'altro. La sfida del recupero del nucleo storico e del centro urbano non sarà né facile né semplice, ma si deve fare, per creare un ambiente più vivibile. La proposta di variante al PRG, elaborata dal Prof. Cervellati, la leggeremo nell'ottica e con l'obiettivo di regolare l'assetto del territorio. Obiettivo, quest'ultimo che crediamo di raggiungere nel migliore dei modi attraverso un'ampia consultazione dei cittadini, delle forze politiche e sociali, e dei professionisti del settore…
A distanza di quasi tre anni di Psc non se ne parla anche perché mai l’amministrazione comunale ha inteso incontrare, così come aveva promesso, cittadini, forze politiche ed associazioni. Alcuni grossi e frequentati quartieri della città stanno per cambiare volto ma il disordine urbanistico la fa da padrone forse anche perché è dal 1978 che il territorio deve fare a meno dello strumento urbanistico nonostante nell’ ultimo periodo sono andate in vigore importanti leggi come quella del Pai sul rischio idrogeologico, rischio sismico e quella sull’ urbanistica. Il tecnico incaricato per redigere il nuovo Psc è il prof. Pier Luigi Cervellati, architetto emiliano, contattato per la prima volta nel 1994. L’ultima volta che è stato visto da queste parti è stato poco più di un anno fa quando ha partecipato ad un convegno. Dopo un mese l’amministrazione comunale gli ha rinnovato la convenzione, che dura oramai da sette anni, e che, finora, è costata all’ente oltre centocinquanta mila euro. Da allora, però, nessuna novità. Anzi, secondo indiscrezioni fondate pare che nell’arco dell’anno il professionista non abbia messo mano alle carte. Difficilmente, quindi, anche questo governo locale sarà ricordato per aver realizzato il Psc.

PUBBLICATO 03/01/2008

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