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Lo sconforto aumenta e il vaso e’ ormai colmo!

Paolo Straface
Foto © Acri In Rete
L'altra sera guardando da interista la partita del Milan, nel momento in cui mi sono reso conto con rammarico che Ronaldo non sarebbe entrato ho deciso di cambiare completamente argomento e di passare dallo sport al teatro, alla tragicommedia e così mi sono seduto davanti al pc ad ascoltare le discussioni in seno al consiglio comunale del nostro amato paese, anche appassionandomi a tal punto da rimaner sveglio fino a tarda notte.
Da un po' di tempo rifletto sull'opportunità di realizzare un teatro ad Acri convincendomi ultimamente che forse non sarebbe una cattiva idea (dopo aver posto rimedio alle necessità primarie del nostro territorio) e ieri sera ho avuto un ulteriore sostegno alla mia convinzione ritenendo essenziale valorizzare i talenti che esprime il nostro paese, anche quelli che siedono tra i banchi del consiglio!
Ho osservato inizialmente e poi solo ascoltato la solita rappresentazione che va in scena da tempo, ormai all'ennesima replica tanto da chiedermi a volte se questo spettacolo non sia gradito ai nostri concittadini.
La trama dell'opera, ancora dopo più di due anni, consiste in un processo alla precedente amministrazione camuffata dalla discussione sul bilancio.
La maggioranza attuale si cala nel ruolo di accusatore e la minoranza in quella di difensore perdendo tempo a dare spiegazioni delle scelte fatte ormai anni fa.
Il futuro viene messo da parte e il passato ritorna prepotentemente!
La maggioranza cerca giustificazioni alle innumerevoli modifiche al bilancio preventivo non con la scarsa capacità di prevedere ma scagliandosi contro la vecchia giunta pur ammettendo ogni tanto che le probabili vere ragioni di questo tipo di bilancio siano da ricercare nel fatto di esser stati completamente illusi da una giunta regionale che sta riuscendo nell'impresa di far sprofondare ancora più giù del fondo la nostra regione.
Ma voglio avventurarmi in una breve descrizione di alcuni dei personaggi chiave della commedia.
Parto dal Presidente del consiglio, o dovrei dire sindaco o forse capogruppo del suo partito perché è incredibile come riesca a districarsi in questi vari ruoli, moderando il dibattito da vero presidente super partes, intervenendo poi come rappresentante del suo partito, dandosi e togliendosi la parola in ogni momento, per poi infine sostituire in alcune occasioni anche l'attore che ricopre la parte del sindaco.
Uno e trino!
Poi ci sono quei meravigliosi consiglieri di maggioranza che puntualmente prendono la parola e chiedono cambiamento, discontinuità, un diverso modo di fare e continuano a fare le stesse richieste da due anni e mezzo.
Pare che non siano stati ascoltati e non credo sinceramente che questo cambiamento possa avvenire d'ora in poi.
Puntualmente però al momento del voto le loro perplessità svaniscono.
Inoltre desidererei tanto che qualcuno mi spiegasse in cosa consista (perché nonostante il tempo passato a cercare una risposta non l'ho trovata) "un gruppo consiliare indipendente interno alla maggioranza".
Personalmente penso che un gruppo indipendente sia tale in quanto si differenzia sia dalla maggioranza che dall' opposizione.
I gruppi interni alla maggioranza per definizione non sono certo indipendenti; ma il non comprendere queste strategie politiche è forse un limite dettato dalla mia giovane età e concordo pienamente quando un altro tra gli attori, forse il più lucido (l'assessore al bilancio), richiama all'assunzione di responsabilità e invoca la caduta definitiva della spada di Damocle nel momento in cui questi consiglieri siano convinti delle proprie idee.
Un personaggio a dir poco curioso è poi il nostro Sindaco che con i suoi comportamenti un po' bizzarri durante il civico consesso rende ancora più divertente e piacevole la tragi-commedia ( se non fosse la realtà!!).
Lo si sente rivolgersi ai consiglieri con affermazioni simpatiche come "allonga", "ma statt citt" e così via…
Risponde con toni accesi che sfociano a tratti nell'arroganza ma poi è talmente sensibile da non riuscire a concludere il suo intervento per interruzioni dei consiglieri di minoranza forse a volte eccessivi. Per quanto mi riguarda tuttavia trovo molto più interessante un dibattito con botta e risposta piuttosto che piatti interventi ma nello stesso tempo mi rendo conto che siano necessarie regole per permettere tale dibattito.
Però lo stesso primo cittadino non perde occasione per interrompere e anche per offendere talvolta il suo interlocutore ma voglio credere che certe sue espressioni siano effetto di un nervosismo che purtroppo si manifesta nei consigli e non siano dettate da una mancanza di rispetto.
Infine, quando tutto sembra finito: il bilancio è stato votato, il futuro è stato messo ancora una volta da parte e la platea sta abbandonando gli spalti, arriva il colpo di scena finale su uno dei punti all'ordine del giorno con una proposta di rinvio della maggioranza bocciata dal voto del consiglio e con i consiglieri di questa che escono dall'aula per vanificare la decisione dell'assise dimostrando la forte necessità di rinviare quel punto!
Lo sconforto nel paese, e soprattutto in quelli come me che di certi comportamenti non ne capiscono il significato, aumenta. Si sente parlare troppo spesso di ciò che è stato e per quanto la storia sia fondamentale per agire, diventa un semplice ricordo se
non si cerca di trarre insegnamento da essa per nuove proposte.
Ho raramente sentito parlare nel nostro paese per esempio di partito democratico o di altre novità che stanno interessando la nostra nazione, non vedo progetti futuri, non vedo una soluzione per portare a termine i lavori del Palazzetto dello sport o per risolvere l'annoso problema del randagismo o iniziative per ravvivare e valorizzare la voglia di fare di nostri tanti giovani, solo per fare alcuni esempi.
Non credo basti più invocare un vento di cambiamento, credo invece necessario per il nostro paese una bufera di novità per quanto riguarda il quadro politico-amministrativo e sono perfettamente cosciente che non basti solo parlare ma sia necessario che ognuno cominci a soffiare per spazzare via le foglie secche che cadono dall'albero perché ormai inutili per esso. Bisogna in qualche modo cominciare a partecipare e spero che questo momento sia il più vicino possibile senza aspettare che il vaso trabocchi con la goccia finale!
E' necessario cominciare a fare in modo che quando la mente di un ragazzo del nostro paese prende il volo, non rimanga sola!!!

PUBBLICATO 30/11/2007

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