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Pubblicato un manifesto dei 156 operai ma gran parte di loro non ne è a conoscenza.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
La questione relativa ai centocinquantasei operai precari in forza al comune si arricchisce ogni giorno di nuovi particolari. I lavoratori da qualche settimana sono al centro anche della discussione politica dopo che gli stessi hanno protestato vivacemente per non aver ricevuto le dovute spettanze economiche.
Da qui il duro scontro tra maggioranza ed opposizione grazie all'intervento del consigliere regionale di Idv, Maurizio Feraudo, che in una conferenza stampa ha sollevato per primo il problema sottolineando, con documenti alla mano, che il ritardo nei pagamenti è dovuto esclusivamente all'inadempienza, tecnica e burocratica, del comune piuttosto che della Regione. Nell'opinione pubblica si fa sempre più strada il pensiero che qualcosa non è andato per il verso giusto e che le irregolarità nella rendicontazione delle giornate e delle ore di lavoro presentata dal comune, sono state effettivamente commesse. "Il tutto, fa sapere Feraudo, a danno del comune e non certo dei lavoratori, e le iniziative politiche e giudiziarie serviranno a fare chiarezza ed a stabilire le vere responsabilità."
Intanto nella giornata di ieri si è verificato l'ennesimo colpo di scena. Alcuni operai ci hanno contattato per dichiarare di non saperne nulla di un comunicato stampa divulgato sabato on line e nel quale viene chiesto a tutte le forze politiche di non strumentalizzare la vicenda.
"Molti di noi - dice un operaio - non sono a conoscenza né dell'esistenza del documento né dei suoi contenuti. Vorremmo, quindi, sapere chi si nasconde dietro questi pseudo comunicati che, tra l'altro, contengono una serie di imprecisioni. Forse c'è veramente qualcuno che ci vuole utilizzare e questo è da ricercare nelle postazioni di comando che, evidentemente, è già in campagna elettorale. Non è la prima volta che accade questo - dicono ancora gli operai - perché nello scorso mese di agosto venne divulgato un manifesto di ringraziamento all'attuale esecutivo per averci avviati al lavoro ma alla stesura di quel documento gran parte di noi lavoratori non ci partecipò né venne coinvolto eppure era regolarmente firmato."

PUBBLICATO 18/11/2007

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