L'On. Maurizio Feraudo giovedì pomeriggio ha convocato una conferenza stampa per importanti comunicazioni relative al gruppo dei 156 lavoratori impegnati in servizi esterni al Comune, all'ambiente e alle persone.
Per l'occasione era stata invitata anche una loro delegazione.
L'On. Feraudo ha assunto questa iniziativa per dire, ai giornalisti e ai lavoratori interessati, che, se non venivano pagati da circa dieci mesi, la colpa era del Comune, non della Regione.
Per il consigliere regionale di Italia dei Valori, il Comune sarebbe stato inadempiente, poiché non avrebbe trasmesso la rendicondazione relativa ai mesi da aprile in poi.
L'On. Feraudo, che in questa occasione ha dimostrato una solerzia pari solo alla sua improvvida avventatezza, esibiva, nel tentativo di dimostrare ciò che non era possibile dimostrare, una sorta di cronistoria della vicenda di questo gruppo di lavoratori, che partiva dal 6 aprile 2006 e che finiva nello scorso mese di luglio.
In sostanza, anche il più accorto degli osservatori poteva obiettare che da luglio in poi di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, anche in periodi di siccità.
Soprattutto l'On. Feraudo avrebbe potuto, con una semplice richiesta agli uffici comunali competenti, apprendere che quelle rendicondazioni, non solo sono state regolarmente trasmesse, ma che sono state trasmesse nei tempi dettati dalla burocrazia degli uffici regionali.
In pratica, l'On. Feraudo avrebbe potuto evitare di incorrere in una colossale bufala, cioè in una clamorosa bugia.
Che qualche forzatura della realtà vi sia in politica ci può anche stare, ma che strumentalmente la si scarichi su lavoratori che stanno vivendo uno stato di disagio personale e familiare è davvero meschino.
Così come non è corretto voler far dire alle carte, in questo caso al fax inviato dall'assessorato regionale al Lavoro, ciò che in quelle carte non è scritto.
Dire una mezza verità è sinonimo di una intera bugia.
In quel fax non c'è scritto che il Comune non ha trasmesso in tempo le rendicondazioni che avrebbero permesso ai lavoratori di ricevere regolarmente le loro spettanze perché si fermava cronologicamente allo scorso mese di luglio, mentre ai relativi adempimenti il personale del Comune ha regolarmente ottemperato a settembre.
Tutto ciò è facilmente verificabile attraverso un controllo incrociato dei documenti.
Cosa che l'On. Feraudo ha tralasciato di fare, incorrendo in una straordinaria gaffe.
L'amministrazione comunale ha già ripetutamente spiegato ai lavoratori interessati che se non sono stati pagati non è stato per inadempienze da attribuire agli uffici del Comune e la fantozziana sortita dell'On. Feraudo ci dà l'occasione per ribadirlo.
A questi lavoratori esprimiamo la nostra più sentita solidarietà per i disagi che stanno vivendo, con la ferma convinzione che tuttavia non possano essere oggetto di ritorsioni politiche di bassa lega.