I giornali ieri avevano pubblicato la notizia della conferma, da parte del Governo, dello stanziamento di sessanta milioni di euro per la stabilizzazione dei lavoratori precari calabresi.
Gli Lsu e gli Lpu del Comune di Acri, poco più di cento, avevano deciso di dar vita a un'assemblea permanente, in attesa che la questione venisse definitivamente chiarita. Giusto il tempo di qualche telefonata con i sindacati e di un breve confronto con l'assessore comunale al Personale, Salvatore Fabbricatore, e, dopo solo due ore circa di agitazione, ognuno di loro ha ripreso il proprio posto e le proprie mansioni quotidiane. Intorno alle 10:30 tutto è tornato alla normalità, anche se questi lavoratori continueranno a mantenere desta l'attenzione sulle notizie che provengono da Roma.
Perché altre questioni rimangono sul tappeto, come quella relativa alla volontà, più volte emersa in queste ultime settimane, di procedere per il momento alla stabilizzazione dei precari nei Comuni al di sotto dei cinquemila abitanti. Se questo disegno dovesse concretizzarsi, assicurano, riprenderanno la protesta.
Per l'assessore Fabbricatore, che nei giorni scorsi si è recato a Roma e ha ricevuto rassicurazioni circa i sessanta milioni direttamente dal leader del suo partito, Clemente Mastella, “le ansie di questi lavoratori sono comprensibili e condivisibili. Vivono uno stato di precarietà da troppo tempo ed è giusto che richiedano a gran voce un futuro più certo. L'amministrazione comunale, nel ristretto limite delle sue competenze, fa il possibile affinché si possa giungere a una loro definitiva stabilizzazione”.